Facoltà teologica del Triveneto. Un anno accademico ricco e all'insegna della sinodalità
L'anno accademico 2018-19 della Facoltà teologica del Triveneto è pronto a partire. Torna il corso su Chiesa e "famiglie ferite". Dies academicus con il teologo gesuita Cristoph Theobald.
L’attività dell’anno accademico 2018-19 della Facoltà teologica del Triveneto – a cui sono aperte le iscrizioni – correrà lungo tre filoni. Innanzitutto quello della sinodalità, che allaccia il contributo di pensiero e una sua restituzione “pratica” locale al percorso su cui è avviata la chiesa italiana sotto l’impulso di papa Francesco.
Nell’ultimo triennio la Facoltà è stata capofila di un seminario di ricerca interfacoltà promosso dal Servizio nazionale per gli studi di teologia e scienze religiose della Cei, che ha riflettuto su questa dimensione costitutiva della vita ecclesiale, intesa come un camminare assieme su una strada comune. Un obiettivo la cui importanza è confermata dal recente documento della Commissione teologica internazionale (La sinodalità nella vita e nella missione della chiesa) e che a Padova si intende tradurre concretamente in due momenti.
Il primo sarà il seminario-laboratorio del ciclo di licenza in teologia pastorale, dal titolo “Sinodalità e comunità ecclesiale. Forme e processi dell’ecclesiologia di comunione”. Coordinato da don Livio Tonello, il seminario sarà occasione «per mettere a disposizione di studenti e docenti quanto maturato fin qui e di articolare il tema generale della sinodalità con il vissuto delle comunità cristiane, sottoponendo a verifica le strutture e gli organismi ecclesiali a vari livelli e cercando di individuare percorsi e pratiche, un metodo e uno stile, perché soggetti diversi, pur nella loro identità, possano effettivamente camminare assieme, cioè progettare, prendere decisioni e attuarle insieme», come spiega don Riccardo Battocchio, che dal 1° settembre assumerà l’incarico di direttore del ciclo di licenza.
Il tema non manca di offrire spunti di attualità, ad esempio in collegamento con le pratiche partecipative della democrazia: «Le comunità cristiane – aggiunge don Battocchio – sono chiamate a imparare anche dai processi partecipativi messi in atto dalla vita sociale, dal mondo del lavoro, dall’economia… e forse anche la comunità cristiana potrebbe avere qualcosa da proporre per reinventare processi partecipativi che oggi sembrano essere in crisi». L’altro momento importante sarà il convegno annuale, nella primavera 2019, che metterà a disposizione della chiesa e del più ampio pubblico i risultati di questo lavoro di ricerca teologica e pastorale.
Il secondo filone a caratterizzare la vita della Facoltà sarà legato alla presenza a Padova di un teologo fra i più significativi a livello internazionale: Christoph Theobald, gesuita del Centre Sèvres di Parigi, terrà la prolusione al dies academicus il 22 novembre e un seminario riservato ai docenti. Perno del suo intervento sarà il fare teologia nel contesto della post-modernità. E in questo stesso contesto si inserisce il terzo punto qualificante il lavoro del prossimo anno accademico, che coinvolgerà i docenti, sia personalmente sia nei diversi organismi di partecipazione (consigli di istituto e collegi docenti di ogni sede del Triveneto). «Tutti saranno chiamati a momenti di confronto e di riflessione sulla costituzione apostolica Veritatis gaudium di papa Francesco – spiega il preside mons. Roberto Tommasi – che offre significativi e in parte nuovi criteri di fondo per il rinnovamento e il rilancio del contributo degli studi ecclesiastici alla vita della Chiesa e alla sua testimonianza nel mondo. Scopo del nostro lavoro è comprendere insieme a quali nuovi passi il testo pontificio inviti anche la nostra facoltà, sia per l’attività di insegnamento e di ricerca sia per un rapporto dialogico e di interscambio con gli altri saperi e con la vita della società».
Accanto ai nuovi filoni di impegno si confermano i percorsi consolidati con Fondazione Lanza e Università di Padova per il dialogo della teologia con l’etica e le scienze. Con la Facoltà di diritto canonico San Pio X di Venezia si proporrà la seconda edizione del corso di studi sul servizio della chiesa verso le “famiglie ferite”, rivolto agli operatori di pastorale familiare chiamati ad accogliere e accompagnare chi ha vissuto separazione o divorzio con eventuale inizio di una nuova unione. «La partecipazione numerosa, attenta e costante dei corsisti di quest’anno (70, da tutto il Triveneto) – commenta mons. Tommasi – ci ha mostrato l’efficacia dello strumento, capace di rispondere a un bisogno di formazione presente nelle nostre Chiese e nella vita di tante persone, coniugando l’approccio teologico-pastorale con quello giuridico e normativo alla luce delle riflessioni che papa Francesco ha proposto in Amoris laetitia».
Le iscrizioni alla Facoltà sono aperte fino alla fine di settembre. Informazioni sull’offerta formativa e su tutte le attività in www.fttr.it