Ecuador. San Isidro, Gualchan, La Concepcion e San Juan de Lachas. Grandi parrocchie e piccole comunità sperdute
Dai tremila agli ottocento metri d’altitudine
La visita pastorale di mons. Girolamo Bortignon in Ecuador del 1973 culminò nell’incontro con il vescovo di Tulcan, Luis Clemente de la Vega, che lo coinvolse nella sua esuberanza progettuale. Primo frutto fu l’assunzione pastorale della parrocchia di San Isidro, a 3.100 metri d’altitudine, e della regione missionaria di Gualchan, La Concepcion e Rio Blanco, nella valle del Mira che digradava verso Esmeraldas (1.000-800 metri), abitata in prevalenza da neri. Nel 1974 furono inviati qui don Giorgio Friso e don Pietro Zanon. Due anni dopo arrivò don Cornelio Boesso, nominato parroco di La Libertad, nella zona alta. Nel 1976 fu inserito nel gruppo don Egidio Leonardi. Nel ’79 don Boesso andò a fondare il seminario; l’anno dopo giunsero a San Isidro Ottorino Poletto e Tarcisio Marin.
Alla fine del 1982 visitò i missionari in Ecuador il nuovo vescovo di Padova, Filippo Franceschi, che, impressionato dall’isolamento in cui vivevano i suoi fidei donum, maturò l’intenzione di ritirarli gradualmente dalle zone più remote. Nel 1983 don Marin fu sostituito da Tiziano Cappellari che rientrò nel 1987 seguito un anno dopo, da don Poletto che aveva fondato la parrocchia di San Juan de Lachas, dove nel 2003 giungerà don Francesco Bonsembiante. La pastorale era quella parrocchiale, nei centri più grossi, e itinerante nei caserios più remoti, con visite periodiche del prete e la formazione degli animatori laici.