Conferenza nazionale sulle droghe, Federserd: “La parola torni agli operatori del Sistema di intervento”
Dal 26 al 28 novembre si celebrerà a Genova la VI Conferenza nazionale sui problemi connessi alla diffusione delle droghe. La Federazione italiana degli operatori dei dipartimenti e dei servizi delle dipendenze elenca i punti ritenuti fondamentali e annuncia che sulla base delle soluzioni valuterà il successo della Conferenza
Dal 26 al 28 novembre si celebrerà a Genova la VI Conferenza nazionale sui problemi connessi alla diffusione delle droghe. La Presidenza del Consiglio dei Ministri ha avviato con sette tavoli tematici composti da esperti ed istituzioni i lavori preparatori che porteranno alle proposte programmatiche e in particolare di revisione legislativa che sono il compito della Conferenza ai sensi del TU 309/90.
“Salutiamo con piacere questo evento, costruito in poco tempo in una situazione ancora difficile per il Paese – afferma Federserd, la Federazione italiana degli operatori dei dipartimenti e dei servizi delle dipendenze -. Sarebbe stato auspicabile una più larga possibilità di ascolto e discussione con i veri artefici della Conferenza, chi vive ogni giorno nei Servizi e in questo lungo periodo di inadempienza della politica (la Conferenza per legge è triennale) ha visto sia i cambiamenti dei fenomeni di consumo e dipendenza sia lo svuotamento dei SerD in personale e risorse in barba ai continui allarmi sull’aumento dei bisogni di accoglienza e cura”.
Federserd annuncia che “monitorerà il percorso avviato con informazioni puntuali ai professionisti italiani, grazie agli esponenti della Federazione che si stanno impegnando nei gruppi di lavoro. In questo percorso il nostro X Congresso nazionale che si terrà a Milano dal 3 al 5 novembre potrà fare il punto, oltre che con un confronto istituzionale anche e soprattutto con gli operatori impegnati nei SerD, nelle Comunità, sul territorio”.
In generale, per Federserd “valgono sempre i punti fondamentali che in questi ultimi due anni abbiamo definito con gli operatori e sviluppato nei nostri eventi formativi e con le istituzioni nazionali”. E cioè: sviluppo di politiche di assunzione di personale nei SerD con almeno il 35% di nuove assunzioni delle varie figure professionali, con piani specifici inseriti nel PNRR. Cura del reclutamento e della permanenza dei professionisti nei SerD. Inoltre, collocazione dei Servizi delle Dipendenze nella nuova sanità territoriale. E ancora: scelta definitiva del modello del Dipartimento delle Dipendenze come il più idoneo per le sfide di questo secolo; decretazione della disciplina di Clinica delle Dipendenze e della relativa scuola di specializzazione; governance istituzionale unitaria per tutte le Dipendenze, da sostanze legali ed illegali, e comportamentali, così come già previsto per le attività dei SerD; realizzazione di una cornice normativa sanitaria su base nazionale capace di definire l’organizzazione, il funzionamento e gli standard dei SerD “Sulla valorizzazione e sulle soluzioni proposte per questi temi valuteremo il successo di questa Conferenza, conclude Federserd.