Campo a Fara Vicentino. Se il camposcuola anticipa i leader del mondo
Fara Vicentino. Rispetto per l'ambiente, razzismo e bullismo. Gli educatori raccontato l'estate
Nei giorni in cui le Nazioni Unite a New York parlano del futuro del pianeta alla luce dell’evoluzione del clima, e a Malta cinque paesi europei stringono un nuovo patto per l’accoglienza dei migranti provenienti dalla sponda sud del Mediterraneo, colpisce l’attualità dei temi che i campiscuola propongono ai ragazzi e agli adolescenti delle nostre parrocchie e il racconto degli educatori di Fara Vicentino è emblematico. Il contatto con la natura è stato fondamentale per i giovanissimi che sono saliti a Gosaldo, nel Bellunese, per parlare di rispetto, «rispetto per se stessi, per gli altri e per l'ambiente – sottolinea Antonella Zorzo a nome del gruppo animatori issimi – Tre sfumature che ci hanno portato ad approfondire questo tema attraverso riflessioni, giochi, momenti di condivisione e anche una bella escursione al lago del Mis». L’attenzione al creato è anche l’attenzione per l’uomo, come spiega papa Francesco nella Laudato si’. «Individuare argomenti coinvolgenti per gli adolescenti non è semplice – continua Antonella – ma seguendo tutto l’anno il gruppo, è possibile individuare le modalità e i compromessi giusti per trattare temi importanti e vivere al massino anche pochi giorni di campo, creando opportunità reali di crescita».
I ragazzi dell’Acr, invece, si sono iscritti in massa al campo, segno che la continuità tra le attività annuali e quelle estive ha dato vita a una dinamica virtuosa. Al centro dell’attenzione in questo caso tematiche come il razzismo e, con i ragazzi delle medie, il bullismo, grazie al testo Imbala proposto dalla Diocesi. «Particolarmente riuscita è stata l’attività della “macchina di caffè” – l’animatrice Ilaria Sperotto – Siamo andati oltre la gara a squadre, ognuna rappresentante un continente, così tutti i ragazzi si sono messi nei panni dei diversi popoli del mondo, hanno toccato con mano le problematiche ma anche le culture diverse, uscendo almeno un po’ dal proprio gruppo e dalla propria realtà locale».