Bimba morta per sfida social: mons. Lorefice, “ad Antonella la vita è stata rubata”. “Nessuno deve illudere, confondere, sedurre i ragazzi”
“Siamo attoniti. Accanto al corpo senza vita di Antonella. La vita le è stata rubata. Una bambina di dieci anni. Nello strazio del papà, della mamma, delle sorelline. In uno strazio che è il nostro, davanti a questo vuoto tragico”.
Lo ha detto l’arcivescovo di Palermo, mons. Corrado Lorefice, nell’omelia delle esequie della piccola Antonella Sicomero, celebrate nella parrocchia Ss. Trinità-La Magione. La bambina è morta soffocata per una sfida su Tik Tok. “Antonella era così piccola, così indifesa. Cercava forse degli amici per cominciare il suo viaggio, il viaggio di ogni bambino, di ogni bambina, dalla casa al mondo – ha aggiunto il presule -. Amici, amiche, per fare questo passaggio così difficile e pieno di fascino. Ha trovato amici sprovveduti e, forse, ipotesi crudele, anche qualche adulto pronto a strumentalizzare questo desiderio”.
Evidenziando che “questa pandemia ha reso i nostri ragazzi più fragili, più impauriti”, l’arcivescovo ha ricordato che “in questi giorni la solitudine, la depressione, lo smarrimento sembrano travolgerci”. “Siamo chiamati ad ascoltare la fatica, il disagio dei giovani, dei più piccoli. Facciamolo insieme – è l’appello di mons. Lorefice -. Dobbiamo affiancare e sostenere i genitori per facilitare il passaggio, per aprire la via, per allontanare l’angoscia. Siamo di fronte a un’emergenza. Il nostro futuro, la nostra terra hanno bisogno di ragazzi, di giovani buoni, belli come Antonella. Ma nessuno li deve illudere, confondere, sedurre”.