Azione Cattolica. Quest’anno si punta sul... chilometro zero
I gruppi stanno progettando l’estate: è diversa da solito, lo sanno bene, ma sanno anche che non possono fare a meno di proporre iniziative di qualità. «Per essere sempre a servizio della parrocchia»
«La situazione che stiamo vivendo ci porterà a vivere un’estate particolare. Sarebbe dovuta essere tra le crete senesi e invece l’equipe educatori delle parrocchie di Saccolongo e Creola ha dovuto reinventarsi». A raccontare questa estate “diversa” è Manuela Schiavo, educatrice giovanissimi. «Noi educatori issimi stiamo infatti organizzando un camposcuola a chilometro zero, anzi non proprio... i chilometri che percorreremo saranno comunque tanti ma in Veneto».
La proposta coinvolgerà circa una decina di educatori e una quarantina di ragazzi dalla prima alla quinta superiore, e prevederà un cammino all’interno del Parco regionale dei Colli Euganei. «Per organizzare l’itinerario e le sue relative tappe ci siamo affidati alla cooperativa sociale Terra di mezzo, che da più di 15 anni è impegnata nell’educazione ambientale del territorio».
Nel cammino non mancheranno momenti di spiritualità, come la visita all’eremo del Monte Rua e all’abbazia di Carceri (nella foto) e altri momenti significativi con attività ludiche e di riflessione. «Da sempre il camposcuola è per noi e per i ragazzi un momento di crescita personale e relazionale, non potevamo quindi rinunciare a quest’esperienza. Soprattutto in questo periodo abbiamo capito che essere al servizio della parrocchia significa anche questo: trovare sempre il modo per vivere qualcosa di unico».
A Campagna Lupia gli educatori si sono interrogati su come essere vicini ragazzi in questa estate particolare. «Abbiamo scelto di guardare agli adolescenti, che in questo tempo rischiano di lasciarsi andare alla noia – spiega Marta Lazzari – L’iniziativa è stata denominata “Grip-Gruppo ragazzi in parrocchia”, ma anche parola inglese che significa “presa, aderenza, tenuta”. La nostra è un’accezione sociale: la proposta mira, infatti, a integrare la novità del distanziamento sociale nella vita del gruppo per apprendere come ritornare alla vita sociale in sicurezza. L’iniziativa prevede tre settimane di attività per i ragazzi della scuola media: una settimana per ogni classe con al mattino attività relazionali, ludiche e nel pomeriggio un tempo utile per l’aiuto scolastico. Gli educatori maggiorenni saranno sostenuti da alcuni volontari giovanissimi coinvolti in piccoli lavori di responsabilità».
Per i giovanissimi, invece, la proposta è quella di un’estate alternativa: «In un momento in cui non si può pensare a mete lontane, vogliamo riscoprire la bellezza dell’abitare il territorio, con una proposta di carità a chilometro zero. Accompagnati dalla guida sulla Laudato si’ curata dal settore giovani dell’Ac, vivremo esperienze di servizio in collaborazione con alcune associazioni».