26 maggio. Torna il cammino del Santo
Oltre 1400 persone sono attese per il tradizionale cammino di Sant'Antonio che quest'anno si tiene il 26 maggio. Ritrovo alle 17 al Santuario del Noce a Camposampiero, quattro tappe in tutto, 25 km di pellegrinaggio, in notturna.
Si arriva alle ore 9 del 27 maggio in Basilica del Santo per la celebrazione della messa. Ad ogni tappa una credenziale con timbro e alla fine una pergamena di ricordo.
Quattro tappe, una quarantina di volontari dell’associazione Il Cammino di sant'Antonio, un percorso di circa 25 chilometri che si snoda lungo gli argini del Muson dei Sassi per poi proseguire, da Pontevigodarzere, su strade cittadine. Sant’Antonio richiama ogni anno oltre 1.400 persone che si mettono in cammino, percorrendo le stesse strade battute dal Santo.
Quest’anno il pellegrinaggio è il 26 maggio: ritrovo alle 17 al Santuario del Noce, a Camposampiero, alle 21.30 adorazione eucaristica e alle 23 partenza, per giungere alla Basilica del Santo, per la messa, la mattina del 27 alle 9. «Il cammino – sottolinea Mirco Zorzo, presidente dell’associazione – fa emergere il bello delle persone. Annulla le differenze, unisce. È momento di incontro, condivisione, si va al passo degli altri e con gli altri. È un modo per avvicinarsi alla fede».
«Ogni anno – spiega padre Alberto Tortelli, uno dei frati che accompagna i pellegrini nei momenti di riflessione durante il tragitto – c’è un tema diverso. Quest’anno è "Per mille strade…verso la santità" e si sviluppa su due ambiti: il Sinodo dei giovani e l’ultima esortazione di papa Francesco, Gaudete et exsultate, sulla chiamata alla santità. Nelle varie tappe ci saranno dei parallelismi fra la vita di Antonio e il suo operare per la pace, la giustizia, la misericordia e il testo del papa con particolare attenzione al commento che fa alle Beatitudini come via per la santità».
Prima tappa presso un capitello della Madonna che richiama la devozione mariana di Antonio, quindi verso la parrocchia di Campodarsego per un ristoro. Novità di quest’anno, la tappa lungo gli argini del Muson dei Sassi, nel "Campo di Silvano e Mafalda", proprietari del terreno. Poi si va verso il santuario dell’Arcella per arrivare infine in Basilica. «Durante il cammino – conclude padre Alberto – si è attesi e si è accolti e questo è un bel gesto. Il cammino non è facile, è fatto di notte: è faticoso, ma ha un fascino evocativo: non si vedono molte cose, ma si sentono profumi e rumori. Nella notte succedono gli eventi misteriosi di Dio, nella notte Dio chiama».
Iscrizione obbligatoria online (www.ilcamminodisantantonio.org). Necessario essere in buona salute, con abbigliamento adatto anche in caso di pioggia, acqua, viveri e una torcia.