26 gennaio. Tutta la Diocesi in marcia a Piove di Sacco per chiedere "un clima di pace"
Domenica 26 gennaio Piove di Sacco ospiterà la Marcia della pace 2020 che mette al centro dell'attenzione la grande questione del clima nella visione integrale promossa da papa Francesco. Saranno quattro le tappe che i pellegrini incontreranno nel cammino. Coinvolti nell'organizzazione un centinaio di giovani delle associazioni cattoliche e i ragazzi delle scuola che contribuiscono con alcuni lavori alla manifestazione
In occasione della 53a Giornata mondiale della pace, la Diocesi di Padova torna a proporre la marcia che quest'anno, il 26 gennaio, vedrà Piove di Sacco quale ospite dell'iniziativa di preghiera e riflessione.
Il tema scelto per la Marcia della pace 2020 riprende molte delle tematiche affrontate dalla pastorale di papa Francesco: "Un clima di pace" è, oltre a uno slogan di sicura efficacia, un richiamo diretto tanto all'enciclica Laudato Si' quanto alle ultime pubblicazioni del pontefice.
«Con papa Francesco — si legge nella lettera diocesana rilasciata in vista della marcia — siamo conviti che non si possa “pretendere di mantenere la stabilità nel mondo attraverso la paura dell’annientamento, in un equilibrio quanto mai instabile, sospeso sull'orlo del baratro nucleare e chiuso all'interno dei muri dell’indifferenza, dove si prendono decisioni socio-economiche che aprono la strada ai drammi dello scarto dell’uomo e del creato, invece di custodirci gli uni gli altri"».
Una visione integrale della pace che deriva da un approccio complessivo ai problemi dell'umanità che troverà rappresentazione nelle varie stazioni che segneranno il passo della marcia, contrassegnate ciascuna da un arco gonfiabile.
«La prima tappa — spiega suor Francesca Fiorese, direttrici dell'Ufficio diocesano di pastorale sociale — è organizzata nei pressi delle scuole e ha per tema l'educazione alla bellezza. La seconda, invece, si riferisce alla tematica del bene comune: "Giustizia e pace si baceranno". Per ciascuno di questi ambiti verranno proposti dei lavori realizzati dai ragazzi delle scuole e delle letture tanto del messaggio del Papa in occasione della Giornata mondiale della pace quanto della Laudato Si'».
Al terzo passaggio il corteo si troverà d'innanzi una quarantina di giovani vestiti con tute bianche e mascherine: un gruppo tenterà di ostacolare simbolicamente la marcia con cartelli evocativi delle grandi emergenze climatiche del nostro tempo, mentre un secondo gruppo inciterà il cammino con parole di speranza e valorizzando le scelte eco-sostenibili della vita d'ogni giorno.
Il quarto arco gonfiabile segnalerà a tutti che la marcia è giunta al punto di non ritorno: un mare di plastica con annesso villaggio a rappresentare il degrado nel quale abbiamo spinto il creato.
«Di fronte alla parrocchia delle Grazie — spiega don Giuliano Piovan, vicario parrocchiale nel Duomo di Piove di Sacco — un grande container sta raccogliendo le bottiglie di plastica che serviranno per allestire la quarta tappa della marcia. Oltre un centinaio di ragazzi sono stati coinvolti nell'organizzazione, provenienti dall'Azione cattolica vicariale e dell'unità pastorale come dai gruppi scout di Piove 1, Piove 2 e Brugine. A coordinarli un gruppo di una decina di volontari che hanno elaborato anche il programma della giornata».
Fra gli organizzatori, Giovanni Benvegnù del gruppo Agesci Piove 2 merita una menzione particolare: suo è il logo della marcia di quest'anno, rappresentato da un ramoscello d'ulivo stilizzato che diventa colomba. L'inversione di ruoli, se così si può definire, dalla colomba che porta in dono l'ulivo all'ulivo che diventa colomba, simbolo di pace, è un chiaro riferimento alla centralità della questione ambientale per costruire la pace. Un simbolo chiaro ed efficace che verrà impresso anche nel segnalibro donato a tutti i partecipanti alla marcia: se deposto nella terra, germoglierà e diventerà, con un po' di cura e pazienza, un fiore di pace.
Alle 17 la messa presieduta dal vescovo Claudio
La partenza della marcia diocesana per la pace 2020 è prevista per le 15 di domenica 26 gennaio dalla parrocchia di Sant'Anna, quartiere residenziale a pochi passi dal centro di Piove di Sacco.
Il momento di preparazione della marcia sarà accompagnato dal gruppo Rinascita, i giovani richiedenti asilo cattolici originariamente ospiti delle basi di Conetta e San Siro di Bagnoli e oggi molto attivi nell'animazione liturgica nelle chiese diocesane.
Primo momento formale è rappresentato dai saluti delle autorità, del sindaco di Piove di Sacco e del vicario foraneo, don Luca Gallocchio. Il percorso della marcia andrà poi a toccare tre parrocchie di Piove — Sant'Anna, Madonna delle Grazie e Duomo — e vedrà il suo sviluppo cadenzato dal passaggio sotto alcuni archi gonfiabili, segno concreto del susseguirsi delle tematiche proposte alla riflessione dei fedeli.
Alle 17 la messa in Duomo presieduta dal vescovo Claudio Cipolla.