Disability Pride, orgoglio e disabilità. Un cambio culturale
Disability Pride in Veneto. Il 14 e 15 settembre Padova accoglie la prima edizione con appuntamenti e riflessioni
Il Disability Pride è un network nazionale che vuol proporre una nuova visione della disabilità mettendo la persona al centro. Con questa evoluzione si vuole portare a un vero cambiamento culturale della disabilità rendendo la società più consapevole. Il mezzo per farlo è l’organizzazione di eventi in tutta Italia. Mil, “Muoversi in libertà”, e la rete creatasi hanno organizzato a Padova il 23 settembre 2023 scorso, in occasione della Giornata mondiale del turismo accessibile, una passeggiata con partenza da piazza Eremitani e arrivo davanti a Palazzo Moroni. Una manifestazione inclusiva aperta alla cittadinanza e a tutto il consiglio comunale patavino che aveva lo scopo di sensibilizzare alla diversità e toccare con mano le difficoltà che possono incontrare le persone con disabilità nella quotidianità. Si è cercato di far attuare un cambio di prospettiva mettendo al centro la persona e non la diversità. A tal fine, sono state messe a disposizione delle carrozzine e l’associazione Puppy Walker con la Scuola guida per cani di Selvazzano ha dato la possibilità di provare il percorso bendati facendosi guidare dai cani guida debitamente addestrati e dai loro padroni. La manifestazione è terminata con un momento di condivisione tra le associazioni partner della rete, i partecipanti e i cittadini attivi. A conclusione di questa giornata e visto lo spirito di collaborazione che si è venuto a creare, Mil e le associazioni partner hanno pensato di aderire al Disability Pride Network, ossia un rete informale a livello nazionale, che ha come obiettivo comune una nuova visione della disabilità, allontanando la visione assistenzialistica e stereotipata, per dare spazio a una visione che ha come punto focale l’autodeterminarsi e libertà di scegliere come vivere la propria vita, compiendo delle scelte autonome e volgendo lo sguardo all’indipendenza.
Con questa evoluzione si vuole portare a un vero cambiamento culturale della disabilità, per questo motivo in Italia si sono creati vari Disability Pride nelle maggiori città del territorio nazionale. La nostra rete ha deciso di organizzare un Disability Pride Veneto, a Padova il 14 e 15 settembre, in cui vengono affrontati temi fondamentali come progetti di vita, vita indipendente, abbattimento delle barriere architettoniche, turismo accessibile, disabilità invisibili, fine vita, scuola, abbattimento degli stereotipi legati alla disabilità, abbattimento della visione assistenzialistica delle persone con disabilità, autodeterminazione. Perché portare il Disability Pride in Veneto? Perché crediamo fortemente nel cambio di visione, che è un messaggio che dobbiamo portare principalmente noi persone con disabilità. Perché crediamo che organizzare un evento di questo tipo porti a vivere una società inclusiva. Perché la disabilità è di tutti, coinvolge tutte le amministrazioni, non ha colore politico e riguarda anche le persone normodotate. Perché una società priva di barriere architettoniche, che ha servizi accessibili a persone con disabilità, è una società adatta a tutti. Gli argomenti che abbiamo scelto sono fondamentali per vivere una vita piena e autodeterminante. Quello che vogliamo portare è il messaggio che le persone con disabilità non debbano essere considerate qualcosa di estraneo alla società, ma esserne considerate parte attiva in quanto abbiamo un potere economico, gestiamo contratti di lavoro. Bisogna smettere di considerarci supereroi, perché non lo siamo, semplicemente viviamo la vita che ci è stata data con i mezzi e con gli strumenti che abbiamo. Questi strumenti vanno sicuramente migliorati, perché sappiamo di non poter essere completamente autonomi, dobbiamo essere visti come persone, con delle esigenze diverse rispetto ad altre, ma che hanno sogni, desideri e attitudini come chiunque altro. Il progetto individualizzato, che è un tema caldo in questo periodo, è lo strumento perfetto che ci può dare tutto questo: mette assieme contributi economici e contributi in servizi che ci permettono di autogestirci come chiunque altro. Siamo cittadini e cittadine del mondo e come tali dobbiamo essere visti.
Claudia Frizzarin
Disability Manager e Referente del Disability Pride Veneto