Doug Moe, il mito del basket
Torna in Prato della Valle il campione americano del Petrarca anni ‘60
Douglas Edwin Moe sotto canestro è un nome che rimbalza da University of North Carolina fino agli Oakland Oaks (campioni nella lega professionistica ABA nel 1969). E poi nella carriera da coach a San Antonio, Denver e Philadelphia, premiato nel 1988 come allenatore dell’anno nella NBA.
Ma “Doug” resta sempre legato a filo doppio con Padova. Ritorna in Prato della Valle, anche se i mitici impianti sportivi del Tre Pini sono stati abbattuti per far posto all’Orto del Bo. Era passato in città nel 2014 in occasione della cena con gli amici del Petrarca, che come la leggenda del Padova di Nereo Rocco fa parte della storia dello sport.
Moe (nato a New York il 21 settembre 1938) era sbarcato a Milano il 7 maggio 1965 e subito giocò un’amichevole a porte chiuse con il Simmenthal. Ma per Cesare Rubini era “solo” la replica di Paolo Vittori: di qui la telefonata alla polisportiva dei Gesuiti che alla riapertura delle frontiere cercava l’americano per il basket.
Con la maglia numero 4 del Petrarca “Doug” Moe giocò due campionati di serie A, facendo letteralmente impazzire i tifosi. Era la squadra allenata dal mitico Aza Nikolic: sul parquet Gianluigi Jessi, Luigi Peroni, Giuseppe Stefanelli, Alberto Tonzig e Francesco Varotto.
Terzo posto in classifica, battendo perfino le “scarpette rosse”, con Moe miglior marcatore della serie A: 674 punti in 22 partite.