Tav: scontri alla manifestazione contro l’opera. Bombe carta e pietre contro il cantiere
È stato un pomeriggio di scontri quello in Valsusa in occasione della manifestazione No Tav. Tutto è iniziato quando dal corteo principale un gruppo di giovani si è staccato per salire nei boschi, mentre altri hanno iniziato a forzare una cancellata che sbarrava la strada verso il cantiere della Torino-Lione di Chiomonte.
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Dopo qualche ora di lanci di lacrimogeni e pietre, un centinaio di manifestanti hanno raggiunto la recinzione del cantiere difesa da poliziotti in assetto antisommossa. Circa 40 gli attivisti del movimento No Tav, fra i quali molti anarchici, che sono stati denunciati.
Verso la conclusione della manifestazione, poi, un fitto lancio di petardi e bombe carta si è scatenato contro il cantiere e i poliziotti che hanno risposto con altri lacrimogeni dopo quelli già lanciati in precedenza.
Eppure Alberto Perino, capo storico del Movimento, ad inizio corteo aveva spiegato: “Io spero sia una manifestazione bagnata ma partecipata, fatta con la testa e non con la pancia perché chi oggi tira una pietra, sappia che lo fa solo per fare un regalo a Salvini”.
Ieri, dopo l’invio di una lettera all’Ue da parte del governo nella quale l’Italia ribadisce la volontà di realizzare la Torino-Lione, è intanto infuriata da una parte la polemica politica e dall’altra la delusione dello stesso Movimento No Tav. Sempre Perino ha risposto al M5S: “Ci avete venduti, come tutti gli altri. Non prendeteci in giro”.