Siria: mons. Jeanbart (Aleppo) al Sir, “non ci sarà pace fino a quando avremo potenze straniere sul suolo siriano”
“Stanno impedendo alla Siria di rinascere. Una cosa tremenda. Siamo addolorati e preoccupati. La popolazione soffre e non sa più cosa attendersi, vive sotto la costante paura di nuovi attacchi e di altre bombe. Quanto accade va oltre ogni ragione e sentimento umano”.
Così mons. Jean-Clement Jeanbart, arcivescovo greco-cattolico di Aleppo, commenta la situazione in Siria, dopo l’attacco sferrato all’alba di sabato 14 aprile da Usa, Gran Bretagna e Francia.
“Stanno impedendo alla Siria di rinascere. Una cosa tremenda. Siamo addolorati e preoccupati. La popolazione soffre e non sa più cosa attendersi, vive sotto la costante paura di nuovi attacchi e di altre bombe. Quanto accade va oltre ogni ragione e sentimento umano”.
Così mons. Jean-Clement Jeanbart, arcivescovo greco-cattolico di Aleppo, commenta al Sir la situazione in Siria, dopo l’attacco sferrato all’alba di sabato 14 aprile da Usa, Gran Bretagna e Francia.
“La gente è sfiduciata – aggiunge l’arcivescovo – stanno impedendo alla Siria di rinascere sulle sue macerie. Ogni volta che si accende una minima speranza di dialogo essa viene spenta da altre bombe. E questo è diabolico”. “I siriani vogliono la pace non la guerra – sottolinea mons. Jeanbart – ma finché nel nostro Paese avremo potenze straniere, che perseguono i loro interessi geopolitici personali, questa sarà impossibile da raggiungere. Tutto ciò che accade in Siria – denuncia il presule – proviene dall’estero e non dal nostro popolo. Sono ben pochi i siriani che vogliono la guerra, la stragrande maggioranza dei combattenti sono stranieri o fondamentalisti che credono che gli altri non abbiano diritto a vivere. Queste potenze straniere vadano via dalla Siria e permettano ai siriani di dialogare tra loro. Sapranno uscire da questa tragica situazione” è l’appello di mons. Jeanbart che ringrazia “Papa Francesco per le sue parole di ieri al Regina Coeli con le quali ha invocato un’azione comune in favore della pace in Siria e in altre regioni del mondo ed esortato i responsabili politici, perché prevalgano la giustizia e la pace”.
Dall’arcivescovo di Aleppo anche un ringraziamento al patriarca di Mosca Kirill che ha parlato della Siria “con Papa Francesco e tutti i Patriarchi ortodossi del Medio Oriente, con il patriarca ecumenico Bartolomeo, con Teodoro di Alessandria, con Giovanni di Antiochia e Teofilo di Gerusalemme. Confortano – afferma mons. Jeanbart – le parole di Kirill per il quale i cristiani non possono restare distanti da tutto ciò che sta accadendo oggi in Siria. Tutta la cristianità prega per la pace: è una grande testimonianza che speriamo il mondo sappia recepire”. Nella giornata di sabato il patriarca di Antiochia e di tutto l’Oriente per i greco-ortodossi, Giovanni X, quello siro-ortodosso Ignatius Aphrem II e il greco-cattolico, Joseph Absi, hanno diffuso una dichiarazione in cui condannano la “brutale aggressione di Usa, Gb e Francia contro la Siria. Si tratta di una chiara violazione della legge internazionale e della carta delle Nazioni Unite. Questa ingiusta aggressione incoraggia – si legge nella dichiarazione – le organizzazioni terroristiche”. I tre leader religiosi esortano “le chiese dei Paesi che hanno partecipato all’aggressione a condannarla e a fare appello ai loro Governi perché si impegnino a protezione della pace internazionale”.