Fatti

Padre Celso Corbioli, missionario Omi (Missionari Oblati di Maria Immacolata), racconta una storia delicata e, se così si può dire, a “lieto fine”. Una giovane ragazza rischiava di essere costretta, dalle tradizioni, a un matrimonio forzato con uno sconosciuto. Ma l'intervento del Tribunale le ha consentito di evitarlo, per poi studiare e crearsi infine la famiglia che desiderava

Le isole Galápagos, uno dei luoghi simbolo al mondo per biodiversità e ricchezza di specie protette, famose per le ricerche di Charles Darwin e per le tartarughe giganti, sotto la “minaccia” di una flotta di pescherecci, in gran parte cinesi, che con le loro reti a strascico si rendono responsabili di una catastrofe ecologica, rischiando di compromettere l’ecosistema dell’Oceano Pacifico. È notizia di questi giorni, anche se la questione è di vecchia data e non riguarda solo l’arcipelago, che fa parte del territorio dell’Ecuador. Il “trucco” è presto detto: le navi “sfruttano” il corridoio di acque internazionali esistente tra le isole e il continente, si mettono al confine delle acque territoriali ecuadoriane e nessuno può dire nulla. Un corridoio incredibilmente pescoso, in questo periodo, dato che i pesci migratori seguono le cosiddette “correnti di Humboldt”. Ed è strage quotidiana di tartarughe e squali, tra cui gli squali balena, particolarmente protetti

L’arcivescovo di Rio de Janeiro, il card. Orani Tempesta, ha celebrato ieri due messe sotto la grande statua del Redentore, simbolo della metropoli, in uno scenario di grande suggestione, pregando per tutte le vittime del Covid-19 nel Paese – che proprio nel fine settimana hanno superato la cifra di 100mila, con oltre 3 milioni di contagiati – e per le loro famiglie. La prima celebrazione è stata trasmessa dal network televisivo Globo, la seconda sul sito della Conferenza nazionale dei vescovi del Brasile (Cnbb) e sui principali media cattolici.

“Il Santo Padre ha promesso di aiutare il Libano in questo momento drammatico. La Chiesa è sempre vicina ai suoi figli. La fede è più grande della tragedia”: sono le parole del nunzio apostolico in Libano, mons. Joseph Spiteri, che stamattina ha fatto visita ai luoghi dell’esplosione del 4 agosto fermandosi a parlare con i volontari della Caritas Libano.

Dopo lo choc per le esplosioni di martedì 4 agosto che hanno raso al suolo il porto e distrutto parte dei quartieri cristiani limitrofi, sale la protesta della popolazione contro il governo, contro chi ha permesso questa tragedia per negligenza, contro una corruzione sistematica. Fady Noun, giornalista del quotidiano "L’Orient-Le jour", spiega: “Il Libano è in fallimento, la moneta è a terra, la corruzione è sistematica. È un male che divora da dentro. Di fronte a tutte queste crisi, si è aggiunta la crisi sanitaria per il Covid-19. Più che un cambio di governo, ciò di cui ha bisogno il Libano, oggi, è una nuova generazione di leader politici ma ciò richiede tempo”

I dati aggiornati a 31 luglio di Inail. Più 1.377 denunce rispetto al monitoraggio del 30 giugno. I casi mortali sono 276 (+24). Otto denunce su 10 sono concentrate nell'Italia settentrionale. I più colpiti i lavoratori della Sanità, tra cui spiccano gli infermieri