Nuova fuga di migranti dall'hotspot di Pozzallo. A fuggire ieri sono stati in 15, due dei quali sono stati pero' rintracciati dalla polizia locale della cittadina ragusana. A...
Fatti
Troppi ostacoli per i contratti agli stranieri. Col fisco 4.0 e lo smart working servono 15 giorni per dotarli di codice fiscale. "Tempi troppo lunghi per le imprese agricole"
Il bilancio degli oltre 200 morti e dispersi nell'esplosione mortale del 4 agosto comprende almeno 34 rifugiati segnalati finora. L’Agenzia Onu intensifica gli aiuti per le famiglie più colpite e vulnerabili
Il Forum for Human Rights denuncia "detenzioni arbitrarie, violazioni del divieto di tortura e maltrattamenti e abuso della forza", dopo la revoca dell'autonomia di un anno fa. Nel paese coprifuoco militare e sospensione delle comunicazioni (sia web che telefonia mobile)
Padre Celso Corbioli, missionario Omi (Missionari Oblati di Maria Immacolata), racconta una storia delicata e, se così si può dire, a “lieto fine”. Una giovane ragazza rischiava di essere costretta, dalle tradizioni, a un matrimonio forzato con uno sconosciuto. Ma l'intervento del Tribunale le ha consentito di evitarlo, per poi studiare e crearsi infine la famiglia che desiderava
Biodiversità. Galápagos: specie a rischio nelle isole assediate dall'”armata pirata” dei pescherecci
Le isole Galápagos, uno dei luoghi simbolo al mondo per biodiversità e ricchezza di specie protette, famose per le ricerche di Charles Darwin e per le tartarughe giganti, sotto la “minaccia” di una flotta di pescherecci, in gran parte cinesi, che con le loro reti a strascico si rendono responsabili di una catastrofe ecologica, rischiando di compromettere l’ecosistema dell’Oceano Pacifico. È notizia di questi giorni, anche se la questione è di vecchia data e non riguarda solo l’arcipelago, che fa parte del territorio dell’Ecuador. Il “trucco” è presto detto: le navi “sfruttano” il corridoio di acque internazionali esistente tra le isole e il continente, si mettono al confine delle acque territoriali ecuadoriane e nessuno può dire nulla. Un corridoio incredibilmente pescoso, in questo periodo, dato che i pesci migratori seguono le cosiddette “correnti di Humboldt”. Ed è strage quotidiana di tartarughe e squali, tra cui gli squali balena, particolarmente protetti
L’arcivescovo di Rio de Janeiro, il card. Orani Tempesta, ha celebrato ieri due messe sotto la grande statua del Redentore, simbolo della metropoli, in uno scenario di grande suggestione, pregando per tutte le vittime del Covid-19 nel Paese – che proprio nel fine settimana hanno superato la cifra di 100mila, con oltre 3 milioni di contagiati – e per le loro famiglie. La prima celebrazione è stata trasmessa dal network televisivo Globo, la seconda sul sito della Conferenza nazionale dei vescovi del Brasile (Cnbb) e sui principali media cattolici.
La stima (al ribasso) della Campagna Abiti Puliti che chiede la restituzione degli stipendi non pagati durante la pandemia. A livello mondiale, escludendo la Cina, la cifra dei salari dovuti ai lavoratori è tra 3,19 e 5,78 miliardi di dollari
Il governo tenta di evitare il flop del Rem: prevista una terza mensilità, le domande possibili fino al 15 ottobre. Accesso al credito del fondo Pmi anche per gli enti non commerciali, compreso tutto il terzo settore. Ulteriori 20 milioni per il servizio civile
“Il Santo Padre ha promesso di aiutare il Libano in questo momento drammatico. La Chiesa è sempre vicina ai suoi figli. La fede è più grande della tragedia”: sono le parole del nunzio apostolico in Libano, mons. Joseph Spiteri, che stamattina ha fatto visita ai luoghi dell’esplosione del 4 agosto fermandosi a parlare con i volontari della Caritas Libano.
Il sabato della rabbia. A quattro giorni dalla terribile esplosione al porto di Beirut che ha ucciso almeno 158 persone e ferito altre 6.000, i libanesi sono scesi in piazza per dare voce a tutta la loro rabbia.
Dopo lo choc per le esplosioni di martedì 4 agosto che hanno raso al suolo il porto e distrutto parte dei quartieri cristiani limitrofi, sale la protesta della popolazione contro il governo, contro chi ha permesso questa tragedia per negligenza, contro una corruzione sistematica. Fady Noun, giornalista del quotidiano "L’Orient-Le jour", spiega: “Il Libano è in fallimento, la moneta è a terra, la corruzione è sistematica. È un male che divora da dentro. Di fronte a tutte queste crisi, si è aggiunta la crisi sanitaria per il Covid-19. Più che un cambio di governo, ciò di cui ha bisogno il Libano, oggi, è una nuova generazione di leader politici ma ciò richiede tempo”
Quello che il Presidente della Regione Veneto ha più volte definito “l’artiglieria pesante”, il nuovo Piano di Salute Pubblica per fronteggiare ogni eventualità di ritorno importante del Covid-19 in autunno-inverno, è pronto ed è stato anche approvato dalla Giunta regionale, dopo l’avallo del proprio Comitato Scientifico.
I dati aggiornati a 31 luglio di Inail. Più 1.377 denunce rispetto al monitoraggio del 30 giugno. I casi mortali sono 276 (+24). Otto denunce su 10 sono concentrate nell'Italia settentrionale. I più colpiti i lavoratori della Sanità, tra cui spiccano gli infermieri
Sono 120 i giovani volontari e gli operatori di Caritas Libano attivi sin dal primo momento dell’esplosione nel porto di Beirut, martedì 4 agosto, che ha provocato, ad oggi, 137 morti, oltre 5.000 feriti e 300mila sfollati.