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La notizia delle dimissioni del premier di Haiti Ariel Henry, su pressione della comunità internazionale, "segna una svolta significativa perché la situazione non poteva che degenerare”. Dopo una notte di spari a Port-au-Prince "questa mattina la città si è svegliata con una calma apparente. È tutto aperto, la circolazione ha ripreso, gli esercizi commerciali sono aperti. Questi per noi sono segnali di incoraggiamento”. A parlare al Sir è Flavia Maurello, rappresentante Paese della Fondazione Avsi ad Haiti, che descrive però una situazione drammatica nei quartieri difficili in cui lavorano, Cité Soleil e Martissant: "Manca acqua potabile, cibo e aumentano gli atti di violenza sulla popolazione. Siamo molto preoccupati per le nostre comunità. Abbiamo bloccato le attività sul campo perché è troppo pericoloso".