Fatti

La storia della famiglia Uslenghi, di Luigi e Cristina che insieme alle loro due figlie hanno partecipato alla carovana della pace, percorrendo migliaia di chilometri da Milano per raggiungere Mykolaiv, città a sud dell’Ucraina a pochi chilometri dal fronte. Il racconto di una esperienza di solidarietà vissuta tra esplosioni e allarmi. Rebecca, classe 2003, è la più giovane dei volontari. “Facevo già azioni di volontariato a casa. Durante il lockdown ho aiutato a portare pasti caldi alle persone più svantaggiate. Questa carovana mi ha dato la possibilità di vivere un’esperienza di aiuto internazionale più grande”

I mattoni della ricostruzione siriana tenuti insieme con la malta della sofferenza. Tra i malati degli ospedali cattolici di Damasco e Aleppo, protagonisti del progetto "Ospedali aperti" voluto dal nunzio apostolico, il card. Mario Zenari. Solo pochi giorni fa il Pontefice, pensando alla Siria, ha avvertito “il rischio di una ancora maggiore crisi umanitaria” e ricordato quelli che “non hanno cibo, non hanno cure mediche, non hanno scuola, gli orfani, i feriti e le vedove levano in alto le loro voci”. La risposta arriva dalle corsie di questi ospedali che il Sir ha visitato.

“Quell’estremo gesto di sfida contro un eroe del nostro tempo, un Carabiniere protagonista della difesa della democrazia contro il terrorismo, si ritorse contro chi lo aveva voluto. La comunità nazionale, profondamente colpita da quegli avvenimenti, seppe reagire dando prova di compattezza e di unità d’intenti contro i nemici della legalità, delle istituzioni, della convivenza civile”.

I calcoli e le considerazioni di Tuttoscuola: l’estensione del tempo pieno nella scuola primaria è un obiettivo presente nel programma di diverse forze politiche, da Azione-Italia viva al Pd, da Forza Italia a Sinistra italiana-Verdi. Ma la sua attuazione è davvero fattibile o c’è il rischio che resti solamente uno dei tanti slogan elettorali "acchiappa voti"? Ecco le cifre per supportare un servizio in crescita da anni

La vita a Mykolaiv scorre così: alterna momenti di normalità ad altri sotto attacco. Qui tutti sono consapevoli di poter essere colpiti, anche in casa, anche per strada, da un momento all’altro. Maskym Kovalenko, deputato del consiglio comunale di Mykolaiv, dice: “Non sono preoccupato per il futuro. Qui si vive giorno per giorno e si resiste”. Inaugurato un dissalatore acquistato grazie alla rete di StopTheWarNow. La vice-sindaco ai volontari italiani: “Non abbiamo parole per esprimere la nostra gratitudine”

Il 25 settembre si vota secondo la legge elettorale approvata nel 2017 e nota alle cronache come legge Rosato o Rosatellum dal nome del suo relatore di allora. È la stessa legge con cui si è votato nel 2018. Rispetto alle precedenti elezioni politiche, tuttavia, sono intervenute due novità a livello costituzionale: la riduzione del numero dei parlamentari e l'allargamento a tutti i maggiorenni del voto per il Senato (prima sussisteva il limite di 25 anni)

Il fronte dista da qui solo 5 chilometri. Si combatte a Mykolaiv. Si sentono le esplosioni. Sono tonfi profondi e improvvisi. Le sirene suonano in continuazione. Anche il ponte che collega la città a Odessa è stato preso di mira dai russi. Su una popolazione di 400mila abitanti, più della metà è fuggita. Sono rimasti soprattutto gli anziani. È in questo contesto di guerra che è arrivata ieri la carovana della pace. Grazie ai fondi raccolti dalla rete “StopTheWarNow”, oggi sarà inaugurato un dissalatore che porterà alla popolazione locale acqua pulita e potabile. “L’acqua che ci arriva a casa è sporca e salata”, dice una signora. Ma perché rimane qui? “Per questa è la nostra terra e la nostra casa. Non andiamo via”

Inizia l’anno scolastico e i concorsi della scuola non ancora conclusi (in alcuni casi a più di due anni dal bando) lasciano vuoti circa 31 mila posti degli oltre 55 mila attesi: il 56%. Ad evidenziarlo è un’elaborazione di Tuttoscuola, secondo cui “sarà necessario coprire i posti con supplenze annuali, rinviando la stabilizzazione a tempi migliori e confermando una precarietà del sistema”

Dal marzo 1994 al gennaio 1995 (ovvero prima di assumere l’incarico di commissario europeo) è stata la deputata di Padova Ovest, per il Polo delle Libertà, dopo aver sconfitto Guido Petter (Progressisti), Elisabetta Gardini (Patto per l’Italia) e Franco Perlasca (Alleanza Nazionale).