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La risposta a chi chiede di morire non è l’eutanasia o il suicidio assistito ma è fatta di vicinanza, ascolto, accompagnamento. Occorre inoltre garantire a tutti i malati terminali l'accesso a cure palliative e terapia del dolore. Ne è convinto lo psichiatra Tonino Cantelmi, che lancia l’allarme sul fenomeno emergente di persone con patologie mentali che in Italia chiedono di accedere a queste procedure all'estero

Non è comunque automatico che si vada ad elezioni anticipate, ad appena un anno e mezzo dalle precedenti politiche. Il Capo dello Stato deve infatti verificare l'esistenza o meno di una maggioranza alternativa in Parlamento. Verifica che può essere effettuata attraverso le “consultazioni” dei gruppi parlamentari, sempre che dal passaggio in Parlamento per certificare la fine del governo non emergano già indicazioni sufficienti ed univoche. Il Presidente della Repubblica potrebbe altresì dare un nuovo incarico (anche allo stesso Giuseppe Conte) per tentare di costituire un altro esecutivo con l'obiettivo prioritario di varare la legge di bilancio e, comunque, di gestire la fase elettorale

Prestazioni termali: "risultato importante per tutto il settore. Poste le basi per aumentare il livello dei servizi". Il delegato Assindustria Venetocentro in Federterme Gianni Gottardo esprime soddisfazione per il rinnovo dell’accordo nazionale che assicura per il triennio 2019-2021 la continuità delle erogazioni attraverso il sistema sanitario nazionale

In Kashmir "la situazione è tragica e c’è molta paura. Tra qualche mese cominceranno le operazioni per rendere la regione più controllabile dal governo centrale indiano. Con il coprifuoco la gente non esce di casa e non va al lavoro, le scuole sono chiuse. Il grande problema sarà il reperimento di cibo ed acqua, migliaia di turisti sono andati via". Ne parla al Sir il giornalista pakistano Ejaz Ahmad, commentando la decisione del governo dell'India di revocare lo statuto speciale del Kashmir, a maggioranza musulmana. Un appello per aiutare il popolo kashmiro

Sarebbe un errore attribuire la svolta, che rischia di incendiare una regione da sempre “calda”, a una contingenza politica o a un capriccio populista di Modi, che pure ha fatto del tema uno dei caposaldi della propaganda con cui ha stravinto le elezioni politiche del maggio scorso. Modi, in primo luogo, risponde a una situazione che, in quell’area, è in pieno movimento. Al confine Est del Kashmir indiano, infatti, si trova lo Xinjang cinese che, con una popolazione al 45% uigura e musulmana, crea non pochi problemi al Governo di Pechino, che anche nel recente passato ha usato la mano pesante per soffocare i sussulti indipendentisti