Up di Agna. Grest, tempo ricco e propizio
È stato un tempo ricco e propizio, quello del grest dell'unità pastorale di Agna – dal titolo "Kairos" – organizzato dal circolo Noi. Tre settimane (dal 5 al 23 luglio) con una duplice proposta: al mattino il classico grest, al pomeriggio "Patrolab", una vera e propria novità. Come location è stata riproposta la scuola primaria di Agna, grazie alla disponibilità del Comune e dell’istituto comprensivo di Correzzola garantendo così un ambiente sicuro e ampio per meglio attenersi alle norme anti-Covid.
Al mattino il grest si è articolato tra balli, canti, momenti di preghiera, giochi e laboratori ma non sono mancate delle giornate veramente speciali. I bambini hanno vivacizzato le vie di Agna con la caccia al tesoro, la biciclettata e la passeggiata conclusiva fino al patronato. Interessante è stata la gita all’aviosuperficie di Bagnoli di Sopra: stupefacenti aerei biplani hanno riempito la giornata di meraviglia. Infine, un’altra novità, la collaborazione “a distanza” con la cooperativa sociale Alambicco di Conselve. Gli animatori, durante il periodo di formazione, si sono preparati per replicare, grazie a un operatore della cooperativa, il laboratorio di midollino realizzando un portacandela.
La proposta pomeridiana, più contenuta, ha permesso di riaprire le porte del patronato: è stato emozionante accogliere nel salone volti, sorrisi e voci grazie ai laboratori accattivanti e contemporanei di musica e arte. Con l’artista Stella Fante è stato realizzato sulla parete del patronato un murales. “Crediamoci”, la parola centrale, è densa di significati. Per la musica invece hanno riscosso un grande successo il corso di chitarra con i chitarristi che animano le liturgie domenicali e quello di percussioni seguito da Mattia Angeli degli Psycodrummers.
Il tempo di kairos è stato veramente ben speso anche perché ricco non solo di allegria, ma soprattutto di relazioni continuando quel percorso di inclusione sociale cominciato lo scorso anno. Un tempo di crescita per gli animatori che hanno consolidato il rapporto di fiducia reciproca, con i coordinatori e si sono messi in gioco scoprendo i loro talenti e le loro attitudini. Un tempo di “semina” per l’up che attraverso l’estate cerca di lasciare un’impronta anche a chi è solo di passaggio. (T. R.)