Sinodo diocesano. La commissione. Prime condivisioni in vista di un tempo di studio
Si è incontrata per la prima volta a un mese esatto dall’indizione del Sinodo diocesano.
La commissione preparatoria – sessanta persone tra preti, consacrati e laici, rappresentativi dei loro territori – ha cominciato a mettere le mani in pasta il 16 giugno. «Bello, come sempre, uscire dal proprio territorio e vivere la dimensione diocesana: è sempre un’occasione di crescita»: reagisce così, Tania Ruzzon – unità pastorale di Agna, vicariato del Conselvano – al primo ritrovarsi della commissione.
I membri sono stati coinvolti dalla segreteria del Sinodo – «che ci ha accolto con grande entusiasmo e come se già ci conoscesse» sottolinea Ruzzon – in alcuni lavori di gruppo per cominciare a riconoscere i punti di rottura e i germogli di questo tempo; a guardare ai percorsi vissuti dalla Chiesa di Padova per individuare quelli che, nel percorso sinodale, meritano un particolare approfondimento; a capire come interpretare Parola di Dio, Concilio Vaticano II, magistero di Francesco, Evangelii Gaudium... rispetto a questo tempo. Un gruppo, inoltre, ha raccolto quanto emerso dalle serate zonali di fine maggio. «Sono stati intensi gli scambi in gruppo – continua Ruzzon – Certo, un po’ di timore iniziale c’era, ma si percepiva che, come le gioie, era condiviso». Ora i membri della commissione hanno dei compiti per casa in vista del prossimo incontro in autunno: approfondire ciò che è emerso dai lavori di gruppo per creare le basi al prossimo tratto di cammino, «che sarà soprattutto di formazione e studio fino a febbraio 2022».