Monteortone: Maria attende i suoi devoti nel santuario del miracolo, ora restaurato
Riapre il Santuario di Monteortone, ancora più bello e sicuro: «La recente ristrutturazione del santuario ha riportato in chiesa pellegrini e fedeli dell’unità pastorale, desiderosi più che mai di “riappropriarsi” della loro chiesa».
«La recente ristrutturazione del santuario ha riportato in chiesa pellegrini e fedeli dell’unità pastorale, desiderosi più che mai di “riappropriarsi” della loro chiesa», constata soddisfatto don Danilo Zanella, che intorno al famoso santuario della Madonna della Salute vede un pullulare di fedeli, provenienti anche da fuori regione e da Paesi esteri; un pellegrinaggio continuo che dimostra come la devozione a Maria sia trasversale alle cultura e persino alla religione. Perché a chiedere la grazia della salute, e non solo, per sé e per i propri cari, o ad accostarsi all’immagine di Maria per una preghiera silenziosa, non sono soltanto cristiani.
Tutto regolare quindi. «Anzi no», replica don Zanella: negli ultimi mesi si è registrato un afflusso crescente, che avrà il suo apice tra aprile e maggio, con la ripresa dei tradizionali pellegrinaggi annuali che interessano le parrocchie limitrofe. Ogni anno, migliaia di fedeli delle parrocchie vicine si uniscono in un pellegrinaggio a piedi per onorare il voto fatto alla Madonna nel 1630, affinché liberasse la zona dalla peste. Un afflusso di fedeli che culminerà il 28 maggio, con la Festa dell’apparizione, istituita proprio da don Danilo Zanella.
Si è conclusa intanto la prima fase degli interventi statici più urgenti, con un’opera di consolidamento generale dell’edificio, che comprende le volte murarie, i tiranti e le murature. «Questi interventi di restauro si sono resi necessari perché il Santuario è stato costruito in fretta, in meno di 10 anni, sull’onda dell’emozione, dopo il miracolo dell’apparizione della Madonna avvenuto nel 1428 – spiega l’architetto Fabio Zecchin, responsabile del progetto – Per realizzare un edificio di dimensioni simili, sarebbe stato necessario un periodo di tempo ben più lungo».
Si racconta che il soldato Pietro Falco, ritiratosi in preghiera in questo luogo, ebbe la miracolosa apparizione della Madonna, che gli promise la guarigione di vecchie ferite alle gambe se si fosse bagnato con l’acqua di una vicina fonte. Guarito miracolosamente, il protagonista della vicenda trovò tra i sassi una tavola dipinta raffigurante la «Vergine con Gesù Bambino e ai lati San Rocco e Sant’Agostino». La notizia della miracolosa guarigione si diffuse in fretta tra la gente, che diede presto inizio a pellegrinaggi e a una profonda devozione che sopravvive ancor oggi, più fervida che mai.
Tuttavia, gli interventi di restauro della chiesa non sono terminati. Le pareti interne nascondono preziosi affreschi che sono stati coperti negli anni della peste. Si tratta di dipinti a tema religioso risalenti al 1435, quando il Santuario venne inaugurato e dedicato alla Madonna, che verranno recuperati e riportati alla luce in tutta la loro originaria bellezza appena possibile.