Madonna della Cintura a Sant'Angelo di Sala. Messa per le vittime e i propri cari

Che il 2020 sia destinato a passare alla storia come un anno particolare è ormai evidente: quando non ha segnato la salute e il lavoro delle persone, la pandemia ha comunque trovato vie inedite per modificarne la vita e le relazioni, anche in ambito parrocchiale.

«Chiamarla sagra – spiega il parroco di Sant'Angelo di Sala, don Alberto Pregno – quest'anno è improprio. Viene a mancare tutta la parte dell'intrattenimento, delle serate danzanti e dello stand gastronomico, ma si è cercato di puntare comunque sull'aspetto religioso. Quella per la Madonna della Cintura è una devozione legata al mondo degli Agostiniani che ha avuto un grande impulso nel 1944, quando il parroco di allora ha invitato tutti i capi famiglia a stringersi in un voto: se la Madonna avesse protetto la comunità dalla guerra e dai bombardamenti, la popolazione si impegnava ogni anno a ricordarla solennemente e a fare la processione».

Quest'anno anche la processione viene rivista in modo inedito: non saranno i fedeli ad accompagnare la Madonna per le strade del paese ma sarà l'effige sacra a raggiungere ogni casa e ogni famiglia, lungo un itinerario di almeno 20 chilometri.

Di particolare rilievo è la celebrazione liturgica dedicata a quanti hanno perso un loro caro a causa del Covid: privati del primo conforto delle esequie, potranno prendere parte alla celebrazione in suffragio di domenica 23 agosto alle 10, solennità della Madonna della Cintura.

«Non si voleva – conclude don Alberto Pregno – che questa domenica tradizionalmente di festa passasse sotto silenzio, così abbiamo deciso di dedicarla al ricordo e celebrando la messa all'aperto, così da garantire la sicurezza». Nella parrocchia di Sant'Angelo di Sala sono una decina le famiglie che hanno sofferto un lutto durante il periodo più duro della quarantena a cui ora viene rivolta la preghiera di tutta la comunità: un bel segnale di unità e di ripartenza insieme.