La lettera del vescovo Claudio alla comunità di Stoccareddo e Zaibena

«Sono stato informato degli eventi che vi trovate ad affrontare per il disinnesco del secondo ordigno bellico innestato nel muro della stessa casa dove, il 1° giugno scorso, perse la vita Riccardo Baù». Comincia così la lettera che il vescovo Claudio ha indirizzato al sindaco, Emanuele Munari, e alla «carissima comunità di Stoccareddo e Zaibena».

La lettera del vescovo Claudio alla comunità di Stoccareddo e Zaibena

Continua mons. Cipolla: «Desidero esprimervi innanzitutto la mia vicinanza e il mio affetto, e rivolgere un ricordo particolare e la mia preghiera ai familiari di Riccardo: il papà Nadir, i fratelli Marco e Sabrina, la nonna Giulia (a loro, per primi, è stata consegnata la lettera, ndr). Sentitemi presente e partecipe in questo dolore».

Riccardo Baù, 30 anni, ha perso la vita a causa dell’esplosione di un ordigno bellico, mentre effettuava alcuni interventi di ristrutturazione sul cappotto esterno della sua casa. Il crollo di parte dell'edificio ha reso palese la presenza di un secondo ordigno.

Le operazioni di disinnesco, effettuate giovedì 26 ottobre dai militari dell'8° Reggimento Genio Guastatori Folgore di Legnago, si sono concluse all'ora di pranzo. Gli abitanti – 289 persone in località Stoccareddo e 60 in contrada Zaibena – sono tutti stati evacuati e accolti presso l'auditorium comunale di Gallio.A loro il vescovo Claudio ha rivolto «una parola di incoraggiamento e di speranza in questi tempi in cui siamo circondati da notizie di orrori e di violenze per le guerre che imperversano nel mondo e che io credo contribuiscano, in questo momento, ad aumentare in voi il disagio per quanto state vivendo come comunità e che vi riporta ai tristi tempi della Prima Guerra mondiale».
I cittadini di Stoccareddo e Zaibena sono stati invitati, poi, a sentirsi uniti: «È importante che vi sosteniate gli uni con gli altri con pazienza e comprensione, soprattutto abbiate cura delle persone più deboli e fragili. Siate una comunità che si vuole bene, che si accoglie e si perdona, così affronterete con più forza le difficoltà della vita. Io vi assicuro la mia preghiera e imploro al Signore la sua benedizione su ciascuno di voi, sulle vostre famiglie e sulla vostra vita».

«La lettera del vescovo Claudio – racconta il parroco dell'unità pastorale di Gallio, che comprende anche Foza, Sasso e Stoccareddo – è stata molto apprezzata dagli abitanti di Stoccareddo e Zaibena. L'hanno sentito vicino». «Una vicinanza che ci scalda il cuore – si legge nel profilo Facebook del sindaco Emanuele Munari – e che dimostra, ancora una volta, l’affetto di padre del caro vescovo Claudio per le nostre comunità».

Questo sabato, 28 ottobre, Stoccareddo si riunisce per celebrare i cento anni dalla benedizione della chiesa – datati, precisamente, 29 ottobre 1923 – avvenuta per mano del «reverendo arciprete vicario foraneo di Asiago, don Guido Mazzocco» si legge nella cronistoria parrocchiale. E ancora, in riferimento all'edificio di culto: «È di forme appariscenti e caratteristiche su disegno dell'architetto prof. Vincenzo Bonato di Padova». Appuntamento alle 18 per la messa e, a seguire, cena comunitaria offerta dalla pro loco.

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