"I tremendi sacramenti del tuo Cristo". Il nuovo libro di don Gianandrea Di Donna: toccati nella verità di creature mortali
Può sconcertare quell’aggettivo – tremendi – incastonato nel titolo del nuovo libro di Gianandrea Di Donna, I tremendi sacramenti del tuo Cristo, una ricognizione delle preghiere e dei riti dell’iniziazione cristiana di cinque tradizioni orientali e tre occidentali.

«S’imprima la luce del tuo volto sul tuo servo/ e s’imprima la croce del tuo unigenito Figlio/ nel cuore e nei pensieri suoi [...]. E fa’, Signore, che senza possibilità di rinnegamento/ rimanga il tuo santo nome sopra di lui,/ che è stato unito nel tempo opportuno alla tua santa Chiesa/ ed è stato perfezionato/ per mezzo dei tremendi sacramenti del tuo Cristo». Così si esprime un’orazione di Costantinopoli riferendosi a un bimbo di quaranta giorni, un cucciolo con le labbra sbiancate dal latte che tentano il primo sorriso. Qui in Europa ci imbarazza accostare allo spettacolo di un neonato un aggettivo così grave. E in genere ormai ci disturba pensare come “tremendi” i sacramenti con cui ci è data la grazia del Signore, la sua amicizia, la fraternità nella Chiesa. Ci irrita il rigore, ci indispone la rinuncia, ci soffoca la bellezza esigente, ci respinge la prospettiva dell’estremo sacrificio d’amore. Perfino l’amore un po’ ci sta stretto. Quanti uomini e donne hanno già scelto la rinuncia agli assoluti, l’estemporaneità? Ma la Chiesa è sempre lì davanti a quella porta stretta, ha sempre poggiato sulle spalle quel giogo imperioso e soave, piantata in mezzo all’anima la spada dell’amore che salva, impressa «sul cuore e nei pensieri suoi la croce». E con le acque più limpide e con i profumi più dolci e con i doni più sovrumani tocca le tremende piaghe della nostra verità di creature mortali.