Fabrizio Biasibetti. “Luna dʼagosto”, ricordo con gioia
Anche quest’anno torna “Luna d’agosto... Travolti”, appuntamento «per ricordare con gioia la vita in Cielo di mio papà, Fabrizio Biasibetti – spiega la figlia Costanza – a cinque anni dalla sua prematura e dolorosa scomparsa, 56enne, a causa di una malattia fulminante».
Appuntamento il 1° agosto – nella ricorrenza della sua morte – alle 21 nel cortile del centro parrocchiale di Santa Giustina in Colle (e sulla pagina Facebook #luna d’agosto).
Fabrizio Biasibetti ha dedicato tutta la vita all’Azione cattolica, ai giovani, alla cura dei gruppi «costruendo percorsi che riuscissero a raccontare la fede concreta con efficacia – continua Costanza – Era un uomo assetato di bellezza e di entusiasmo, ecco perché ho deciso di organizzare uno spettacolo ogni 1° agosto che parli di vita e di gioia. È così che profuma il suo ricordo».
Al tema della “Luna d’agosto” – scelto tra le poesie scritte da Fabrizio Biasibetti e chiedendo in prestito ad Angelo Branduardi il titolo di una delle sue canzoni preferite – è associato ogni anno «un tema di accompagnamento, che ha l’obiettivo di creare un contatto tra la terra e il cielo, tra le cose del mondo e quelle dell’anima. Per quest’anno abbiamo scelto “protezione”: ci spinge ad andare oltre le apparenze alla ricerca di chi cammina, silenziosamente e discretamente, al nostro fianco».
La serata è un viaggio narrativo che coinvolge i partecipanti attraverso musica, poesia, danza: «Sono offerti diversi livelli di lettura e approfondimento, facendo in modo che tutti possano portare a casa con loro non solo un ricordo di Fabrizio, ma una piccola chiave di lettura per vivere la vita con la sua stessa passione. Non si tratta di una commemorazione, ma di un vero e proprio spettacolo: penso che il mondo abbia più bisogno di speranza che di dolore, e il ricordo, talvolta, può essere anche allegro e pieno di luce».
Ospite d’eccezione sarà La Banca, gruppo locale di rock acustico, «che offrirà una chiave di lettura innovativa a partire dai testi e dalle musiche di Bruce Springsteen» conclude Costanza Biasibetti.