«Conformarmi a Lui». Sabato 28 ottobre, in Cattedrale, l'ordinazione diaconale di Damiano Terzo

Ordinazione diaconale di Damiano Terzo, di Casalserugo, questo sabato in Cattedrale. È questo il desiderio del giovane entrato in Seminario dopo aver vissuto l’esperienza al Minore. «Voglio farlo nella preghiera e lasciandomi provocare dal quotidiano»

«Conformarmi a Lui». Sabato 28 ottobre, in Cattedrale, l'ordinazione diaconale di Damiano Terzo

Alle 16 di sabato 28 ottobre, la Chiesa di Padova si riunisce per l’ordinazione diaconale di Damiano Terzo. Nato a Casalserugo nel 1998, entra in Seminario maggiore dopo aver frequentato medie e superiori da seminarista del Minore. Durante l’esperienza formativa è inviato nelle parrocchie di Rio e San Leopoldo di Ponte San Nicolò per due anni e per altri due al Redentore di Monselice; per un anno vive uno stage risiedendo ad Arsego e svolgendo il servizio civile nel Comune di Cadoneghe; torna poi a risiedere in Seminario, rimanendo in servizio e formazione ad Arsego, salutata poche settimane fa per iniziare l’anno di diaconato in servizio a Tencarola e stringendo, in aggiunta, una collaborazione con la Caritas diocesana. Il sacramento dell’ordine, già nel primo grado del diaconato, viene conferito una volta per tutte e imprime indelebilmente un carattere spirituale, configurando chi lo riceve a Cristo in forza dello Spirito Santo e, pertanto, comportando alcuni obblighi. Il diaconato, inoltre, è prodromo e sostanza ineludibile per il ministero presbiterale, al quale il candidato accede dopo un congruo tempo. Alla vigilia di un appuntamento così importante, abbiamo chiesto a Damiano Terzo di raccontarci i sentimenti e le speranze che lo abitano: «Il sentimento principale in quest’ultimo periodo è la gioia nel vedere come il Signore si è manifestato e mi ha accompagnato lungo il mio cammino, soprattutto attraverso quelle esperienze che non avevo programmato, ma che si sono rivelate le più illuminanti per la mia vocazione. Allo stesso tempo provo un po’ di trepidazione per questo passaggio importante per la mia vita, ma sono fiducioso nel Signore che mi ha accompagnato lungo questi anni. Il desiderio che ho è di conformarmi sempre più a lui: semplice a dirsi a parole, ma che nella realtà mi richiama sempre a una relazione silenziosa nella preghiera e a un farmi provocare dalle situazioni quotidiane per incontrarlo e farlo incontrare agli altri». Nell’ordinazione diaconale vengono imposte le mani non per il sacerdozio, ma per il servizio, legando in maniera forte il diacono al ministero di un vescovo. Si tratta, quindi, di un servizio che richiede logicamente un risvolto pratico. Configurato a Cristo servo, il diacono aiuta il vescovo a svolgere la diaconia di una Chiesa che abita un tempo e un luogo, intrecciata in e con una storia specifica. «L’ordinazione di Damiano avviene in un periodo storico che trova la Chiesa diocesana impegnata in un ascolto particolare dello Spirito Santo – sottolinea don Raffaele Gobbi, rettore del Seminario – Il Sinodo diocesano che ci impegna da tempo comincia a far intravedere qualche suo frutto, tra tutti la valorizzazione dei ministeri battesimali. Come già il ministero dei tre presbiteri ordinati a maggio scorso sarà caratterizzato dalle linee che il Sinodo traccerà, così quello di Damiano si apre nel segno di una Chiesa in ascolto, in cammino, che guarda al battesimo e all’impegno laicale con rinnovata fiducia e aspettative».

Filippo Friso

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