Centrale di Zugliano. I Santi che 130 anni fermarono l'epidemia
La sagra della III domenica di Quaresima a Centrale di Zugliano è da sempre dedicata ai Santi. Domenica 15 marzo, molti abitanti di Centrale avranno vissuto con malinconia l’impossibilità di festeggiarli.
In particolare più di qualcuno faceva notare che dopo molti anni per la prima volta non si sarebbe potuto eseguire ed apprezzare il “Sanctòrum méritis”, l’inno ai santi eseguito dalla corale durante le celebrazioni e in piazza dalla Banda ad aprire il tradizionale concerto.
E pensare che proprio i santi furono invocati centotrenta anni fa circa (nel 1989 per l’esattezza) durante l’epidemia di morbillo che portò sgomento nella comunità di Centrale. Il morbo non era, come si potrebbe pensare, una malattia che colpisse allora solo i bambini. Tutt’altro. Ad ammalarsi furono giovani adolescenti fino ad uomini sulla cinquantina. In poco più di due mesi morirono undici persone e più di una quarantina portavano i segni del contagio, anche in forma grave. Fu così che si diede inizio ad una “novena in onore dei Santi”, venerati nel grande reliquario presente nella Chiesa di Centrale (più di novecento le reliquie ivi raccolte). La fede popolare vide in quella preghiera e nel voto con il quale ci si prometteva di costruire un altare dedicato ad accogliere il reliquiario, il segno dell’intervento divino. Gli ammalati guarirono e le morti cessarono.
I suonatori del Corpo Bandistico di Centrale, impossibilitati a suonare in piazza l’Inno dei Santi per le prescrizioni volte a contrastare la diffusione del coronavirus, non si sono persi d’animo e – sfruttando le attuali possibilità tecnologiche – hanno suonato ciascuno restando a casa propria, per poi assemblare il tutto in un video postato sul canale Youtube.
Un omaggio ai Santi protettori ma anche un invito a restare uniti nella speranza e – perché no – a che sia di buon auspicio nei confronti di chi soffre l’attuale situazione.
Il Corpo Bandistico di Centrale desidera così esprimere vicinanza alla comunità di Centrale e a tutti coloro che sono in prima linea in questo momento per debellare il virus Covid19.
Ecco il VideoCollage delle performance casalinghe:
https://youtu.be/wGWyfu7fm2w
IL RELIQUARIO DEI SANTI
Nel 1600 i frati camaldolesi, provenienti da Rua di Fellette (TV) si istallarono sulle colline delle Bregonze. Duecento anni dopo, ad inizio ‘800, costretti ad abbandonare il monastero a causa degli editti napoleonici, i frati consegnarono ad un nobile del luogo le preziose reliquie, lasciate poi da questi in eredità alla Parrocchia di Centrale.
Sandro Maculan
Sindaco di Zugliano