Catecumeni, l'ammissione domenica 17 ottobre. Un rito antico e unico
Questa domenica in Cattedrale si svolge il rito di ammissione al catecumenato di 17 simpatizzanti. Ci sono anche due genitori con il figlio di 8 anni
Sono 17 i simpatizzanti che quest’anno sono ammessi al catecumenato con il rito di domenica 17 ottobre alle ore 16 nella Cattedrale di Padova, presieduto dal vescovo Claudio. Fra questi, nove sono donne, cinque sono italiani, altri provengono dal Ghana, dalla Repubblica di Mauritius, dal Libano, dall’Albania, dall’Ucraina e da Cuba con un’età che va dagli 8 anni di un bambino che viene ammesso con i genitori, ai 58.
Il rito prevede alcuni significativi passaggi: dopo che gli aspiranti catecumeni si sono radunati nel sagrato della Cattedrale – luogo di transizione fra il sacro e il profano – c’è la chiamata del vescovo per nome; seguono il segno della croce, l’ingresso in chiesa con la liturgia della Parola e la consegna dei Vangeli.
Il rito di ammissione al catecumenato è «antico, meraviglioso e unico» afferma Elide Siviero, collaboratrice dell’Ufficio per il catecumenato della Diocesi di Padova. La chiamata per nome da parte del vescovo, segno di Cristo “pastore”, «sta a indicare che nessuno è anonimo davanti a Dio, siamo conosciuti per nome, unici, anche se insieme agli altri». Il segno della croce sulla fronte e sui “sensi” simboleggia l’ingresso dell’intera persona nella relazione con in Signore: «Marchiati come delle pecorelle si accede all’ovile che è la Chiesa. I membri di questo mistico gregge sono segnati – in senso propriamente spirituale – della croce di Cristo: essa ne contraddistingue l’appartenenza» prosegue Elide Siviero.
La porta della chiesa attraversata dai simpatizzanti rappresenta simbolicamente il Cristo («Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvato», Gv 10,9). Il catecumeno, quindi, per la prima volta parte di un’assemblea liturgica, ascolta la voce del pastore, Gesù. Viene quindi consegnato il libro dei Vangeli «perché attraverso questi scritti possano conoscere e incontrare il Signore».
Questo rito segna l’inizio del cammino del catecumenato che sarà scandito successivamente dalla preghiera personale, la partecipazione alla messa domenicale nella parrocchia di appartenenza fino alla liturgia della Parola, la catechesi settimanale (normalmente con un catechista individuato dal parroco), la partecipazione a degli incontri con gli altri neofiti e la presenza alle unzioni con l’olio dei catecumeni. L’ultimo passaggio avverrà nella Quaresima (il cammino del catecumenato ha la durata di almeno due anni) dove si vivranno i riti dell’elezione, gli esorcismi e gli scrutini; nella Veglia pasquale riceveranno i sacramenti del battesimo, della cresima e l’eucaristia.
Il prossimo appuntamento è il 10 dicembre, sempre in Cattedrale, per il rito dell’unzione con l’olio dei catecumeni.