Campanile di Fratte. Oltre 40 melodie per accompagnare i momenti della vita della comunità
Restaurato il campanile e arricchito il “concerto” di campane
Sono tornate a risuonare, dopo più di un anno e mezzo di fermo, le campane di Fratte. Un suono di benaugurio in questo tempo difficile, ma anche il segno della fine di una importante opera di restauro per tutta la comunità. Che ora è già chiamata a ulteriori sforzi: sono infatti in partenza a breve gli ulteriori e necessari lavori che riguarderanno, stavolta, la chiesa. Intanto, però, il capitolo campanile è chiuso.
Le campane erano state silenziate il 13 maggio 2019 per le gravi condizioni in cui versava il “castello”, la struttura che le sostiene. Ottenute le necessarie autorizzazioni e steso il progetto di restauro, la pandemia aveva rallentato i lavori e i tempi si sono allungati. Nel frattempo le campane “vecchie” hanno sostato per qualche mese in chiesa, con grande gioia dei fedeli che le hanno potute toccare con mano e che hanno contribuito con generosità a tutta “l’operazione campane”.
I lavori hanno previsto in particolare il restauro e il consolidamento della cella campanaria; ora a Fratte c’è un impianto completamente rinnovato nella parte portante. Il nuovo telaio, più compatto e robusto, non più ancorato al perimetro della cella campanaria, appoggia su appositi pilastri sul pavimento della cella. Sono stati rifatti anche gli impianti di automazione ed elettrico, che non erano a norma. Con l’occasione è stata anche illuminata la cella campanaria.
Alle quattro campane originarie, realizzate dalla ditta Colbachini tra il 1899 e il 1928, ne sono state aggiunte quattro interamente nuove, fuse dalla ditta Poli di Vittorio Veneto. Con la loro presenza arricchiscono il concerto, che ora è di otto note accordate in Mi maggiore.
«Non possiamo che essere contenti e soddisfatti di questo traguardo, reso possibile grazie alla volontà e all’impegno della comunità. Quello raggiunto è un obiettivo importante dal punto di vista strutturale e tecnologico, ma anche affettivo e comunitario», spiega il parroco, don Domenico Zaggia. Che continua: «Le nuove campane unite alle antiche permettono ora di dare vita a quaranta belle melodie a carillon, che potranno accompagnare le nostre vite a seconda dei periodi liturgici». Tra queste, brani mariani come il Salve Regina, oppure la francescana “Dolce sentire” e i natalizi “Tu scendi dalle stelle” e “Noel”, per citare alcuni titoli più noti.
I restauri sono stati eseguiti dalla ditta Edilrestauri di Brendola, mentre l’impianto delle campane è opera della ditta Giacometti.
Ogni campana possiede un nome
Hanno tutte un nome le campane di Fratte: San Giacomo, Maria Santissima, Sant’Antonio e Santi Eurosia e Sebastiano le quattro più vecchie, San Giovanni Paolo II, San Francesco, San Giovanni Bosco e San Benedetto le quattro nuove.