Azione Cattolica, giovanissimi e giovani. Soste per rigenerare la fede

Giovanissimi e giovani. I primi saranno a Roma, per un campo vocazionale, a fine luglio. I secondi, invece, andranno a Spello sulle orme di Carlo Carretto

Azione Cattolica, giovanissimi e giovani. Soste per rigenerare la fede

Mentre è in partenza, questa domenica, il primo dei campiscuola diocesani dell’Ac di Padova – quello che vede protagonisti i bambini di 6-8 anni – si sono delineati i programmi di altre due proposte estive del Settore giovani: il campo per 17-18enni a Roma e il weekend per 18-35enni a Spello. «È sempre stata “stanziale” a Camporovere, nella casa Filippo Franceschi, la proposta per i 17-18enni – spiega Sofia Livieri, vicepresidente rappresentate dei giovani dell’Ac di Padova – e, nella sua formula di campo a tema vocazionale dal titolo “Io ho scelto te”, ha sempre avuto un buon riscontro. Quest’anno, pensando a come sono i giovanissimi di oggi, abbiamo pensato che fosse positivo, per loro, lasciarsi provocare da una città, Roma, dal 24 al 29 luglio, con tutto ciò che porta con sé». A partire dal luogo dove i giovanissimi – possono partecipare personalmente o piccoli gruppi parrocchiali – alloggeranno: il centro nazionale dell’Azione cattolica. «Anche da qui, e in particolare da alcuni testimoni come Armida Barelli e Vittorio Bachelet, potranno nascere delle domande nel cuore dei giovanissimi. Sono questi, per loro, anni di grandi scelte di vita; anni in cui trovare il proprio stile. A Roma avranno la possibilità di incontrare esperienze di carità, di servizio, associative... Ascolteranno le voci di testimoni di oggi e di ieri». Non mancherà un “tocco” culturale, «anche se sarà sempre coniugata con il tema vocazionale dal campo. Com’è capitato l’anno scorso a Firenze, dove si è tenuto un campo sulle orme di Giorgio La Pira, quando durante la visita culturale agli Uffizi, i giovani si sono imbattuti in una manifestazione pubblica a tema politico. Quell’episodio ha interrogato i partecipanti al campo su cosa vuol dire manifestare come atto politico e non solo. Una città – quest’anno Roma – dà tanti spunti».

I giovani dai 18 ai 35 anni sono invitati a un weekend di spiritualità dal 25 al 27 agosto a Spello, presso casa San Girolamo, dal titolo “Il deserto nella città”. «Come Settore giovani di Ac abbracciamo la proposta della Gmg a Lisbona, ma – dato che ci sono giovani e giovani-adulti che per vari motivi non possono partecipare – lanciamo questa proposta. Il titolo richiama l’esperienza di Carlo Carretto (1910-1988), che dopo l’impegno in Azione cattolica a livello locale e nazionale, sceglie la vita contemplativa e religiosa con i Piccoli Fratelli del Vangelo di Charles de Foucauld; dopo aver dimorato per dieci anni nel deserto algerino, si stabilisce a Spello (1965), presso il convento di San Girolamo, dando inizio a una comunità religiosa dedita alla contemplazione e allo studio della Parola». Casa San Girolamo è, per l’Azione cattolica italiana, il “polmone spirituale dell’associazione”: «Ci piacerebbe che anche questo weekend fosse così – sottolinea Livieri – Ci sarà spazio per capire e per chiedersi come vivere la fede nella frenesia delle nostre vite, questione che ritroviamo nella frase di Carlo Carretto scelta come titolo e che si sviluppa in tutto il suo pensiero. Accanto a ciò ci sarà la Parola e il condividere la vita fraterna lì dove Carlo Carretto ha vissuto, con i suoi fratelli, e dove ha segnato la storia di tanti giovani dell’epoca. Non mancherà, poi, del tempo personale di spiritualità: questo è l’obiettivo del weekend». Andare a Spello ha un valore preciso: «Per ciò che casa San Girolamo è oggi, ma ancora più per tutto quello che ha voluto dire nel tempo prima che l’Ac se ne prendesse cura... Penso a tutti quei giovani che vi hanno vissuto con Carlo Carretto e penso agli altri Piccoli fratelli: mi è capitato, soprattutto d’estate, di incontrarli perché passati per un saluto. E poi c’è da dire che la vicinanza con Assisi è “forte”: sicuramente avremo occasione di recarci nella città di Francesco per un momento di preghiera». Il weekend si configura come una proposta di “ripartenza” dopo l’estate, «quindi è aperto a tutti, anche a chi parteciperà alla Gmg. Se quest’ultima, nella mia esperienza, è un’occasione di apertura, relazioni, condivisione... con il mondo, i giorni a Spello possono essere di aiuto per ritornare alla centralità della propria fede, che non può mai essere data per scontata in questo tempo, in cui come giovani, ma non solo, siamo tanto sballottati».

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