A Este la veglia di preghiera diocesana con il mondo del lavoro. Presente il vescovo Claudio
Giovedì 2 maggio. Protagonista un territorio, dall'Adige ai Colli, che si sta ripensando all'insegna della sostenibilità. L'appuntamento è frutto di un lungo cammino di coordinamento tra chiesa, categorie economiche e sindacati. Sarà presente il vescovo Claudio.
C'è l'enciclica Laudato si' di papa Francesco come filo conduttore della veglia diocesana con il lavoro che il vescovo Claudio presiederà a Este il prossimo 2 maggio.
«La veglia per il lavoro di quest’anno è la veglia della Bassa padovana – spiega suor Francesca Fiorese, direttrice dell’Ufficio di pastorale sociale – che ispirandosi alla Laudato Si’ guarda al suo patrimonio ambientale e allo scempio dell’inquinamento, conta le sue operose e ingegnose aziende e cooperative, come pure i capannoni e i terreni abbandonati, esprime il suo desiderio di unità e progettualità per sognare uno sviluppo sostenibile, accogliente di nuove generazioni e attento alle presenti».
A ospitare il vescovo e i fedeli sarà l'azienda della famiglia Scucchiaro, la Eska snc, attiva dal 1981 nella produzione di miscele di farine alimentari per forni e pasticcerie. Un'azienda come tante, verrebbe da dire, a gestione rigorosamente familiare, giunta ormai alla seconda generazione e a una dozzina di collaboratori, che però ha deciso di mettersi a disposizione per quest'occasione di riflessione e preghiera.
Oltre all'azienda, anche le associazioni di categoria, i sindacati, gli enti di formazione professionale, le parrocchie e la chiesa diocesana hanno preparato a lungo l'incontro attraverso la formazione di un tavolo di ascolto. Una macchina complessa, quella avviata in vista della visita del vescovo Claudio e della veglia di preghiera che ha portato alla commistione di più linguaggi – dalla danza all'arte passando per la musica – alla ricerca di un senso comune.
«Le comunità cristiane di Este assieme all'azienda sono in fermento per la preparazione dell'evento – conclude suor Francesca Fiorese, fin dal principio partecipe del lungo percorso di organizzazione – che, nel suo cammino di orditura, lo scorso 1° aprile ha portato a un incontro del Coordinamento delle categorie della Bassa padovana, dalla cooperazione all'impresa passando dal sindacato e dall'associazionismo senza dimenticare la chiesa locale, per far giungere al nostro vescovo il racconto della realtà economica del territorio». Un territorio troppe volte marginalizzato che però in questi giorni accoglie la visita pastorale del vescovo con gioia e attenzione, alla ricerca di una sintesi oggi sempre più rara.