13 e 14 ottobre, si presenta il Bilancio diocesano 2017
Trasparenza. Tre incontri di presentazione del bilancio diocesano il 13 e 14 ottobre prossimi. Per il terzo anno la Chiesa di Padova pubblica il suo rendiconto economico. Tre incontri a Padova, Monselice e Thiene con due novità
È di nuovo tempo, per la Diocesi di Padova, di affidare il suo bilancio economico alle comunità cristiane. Già, “affidare”, non un verbo consueto quando si parla di conti, beni mobili e immobili, fondi di accantonamento, ecc. Ma la scelta, fortemente voluta dal vescovo Claudio per il terzo anno consecutivo, ha i toni della condivisione e della presa di responsabilità, destinati a espandersi dagli uffici centrali a tutte le parrocchie e la realtà che compongono la Chiesa padovana.
Così, per favorire al massimo la condivisione, quest’anno si è scelto di sostituire al grande appuntamento all’Opsa un breve tour di tre tappe in due giorni: sabato 13 ottobre il bilancio verrà presentato alle 9 al Multisala Pio X di via Bonporti a Padova e alle 16 nella parrocchia del Redentore di Monselice; domenica 14, alle 9, nella parrocchia del Duomo di Thiene. Obiettivo? Facilitare una partecipazione corale, in particolare dei consigli parrocchiali per la gestione economica appena entrati in servizio.
Il titolo scelto per il rendiconto 2018 è “Fissò lo sguardo...”. La citazione del Vangelo di Marco, che caratterizzerà proprio le messe di domenica 14 ottobre, proviene dal famoso episodio del “giovane” ricco, in cui lo sguardo amorevole di Gesù non viene ricambiato da un uomo concentrato sui suoi molti beni. Un monito eloquente per tutta la Chiesa.
Due le novità: da un lato, l’introduzione di molte infografiche per accompagnare dati di tipo sociale a quelli strettamente economici (per esempio le 700 mila ore di impegno gratuito dedicate ogni anno dai catechisti padovani); dall’altro, i giovani come riferimento costante: un gruppetto, reduce dall’esperienza del Sinodo, ha costellato di commenti il rendiconto e parteciperà agli incontri di presentazione raccontando alcune realtà ecclesiali di ambito giovanile su cui la Diocesi sta investendo. Da parte degli under 35, dunque, una presa di coscienza approfondita della relazione tra Chiesa e finanze e di come queste vengono impiegate.