Il Papa in Iraq. Una visita profetica, di pace

La mattina della partenza, prima che papa Francesco salisse sull’aereo che lo avrebbe riportato a Roma dopo quattro giorni in Iraq dal 5 all’8 marzo, il card. Louis Raphael Sako, patriarca caldeo di Baghdad, si è recato dal pontefice in nunziatura e gli ha chiesto: «Sei felice? Mi ha sorriso, e levando le sue braccia mi ha risposto: “Sì, tanto!”. Io gli ho detto: “Santità, lei ha segnato la storia di questo Paese. Dopo tutto quello che abbiamo sofferto è arrivato il momento di cambiare la cultura e la mentalità del nostro Paese».

Il Papa in Iraq. Una visita profetica, di pace
È ancora emozionato il cardinale. Al telefono parla di «una visita impreziosita dalla sua semplicità, dalla sua umiltà, e dal suo amore, ricca di messaggi molto profondi». E ripercorre tutte le tappe del viaggio, Baghdad, Najaf, Ur dei caldei, Mosul, Qaraqosh e Erbil: «Sono stati tutti momenti commoventi con gli occhi del mondo intero puntati sull’Iraq. Il Papa ha toccato il cuore di tutti gli iracheni. Non dimenticheremo mai questi giorni. Le lacrime del Pontefice a Mosul, in mezzo alle macerie di questa città simbolo...