Giubileo delle persone con disabilità: lo “Spazio Accoglienza” a Roma è una casa di speranza per i pellegrini

Inaugurato a Roma lo “Spazio Accoglienza” per persone con disabilità, nei locali della basilica di San Giovanni Battista dei Fiorentini. Suor Donatello (Cei): “Accogliere tutti è una sfida”. Ministra Locatelli: “Modello per altre realtà, oltre il Giubileo”

Giubileo delle persone con disabilità: lo “Spazio Accoglienza” a Roma è una casa di speranza per i pellegrini

Inaugurato a Roma lo “Spazio Accoglienza” per persone con disabilità, situato nei locali della basilica di San Giovanni Battista dei Fiorentini in via Acciaioli 2. Un ambiente dove i pellegrini fragili accompagnati possono pregare, riposarsi o ristorarsi, offrendo anche degli spazi adatti e protetti per i bambini. Il centro è aperto dalle ore 12 alle ore 17 il mercoledì durante le udienze generali di Papa Francesco, il sabato e la domenica in concomitanza degli appuntamenti giubilari. All’interno di questi locali si mette a disposizione delle persone fragili e con disabilità un servizio di assistenza, offerto dai volontari del Circolo S. Pietro, ideatore dell’iniziativa ed affiancato dall’impegno del vicariato di Roma, della Cei ed anche del Ministero per le disabilità.

“È un piccolo progetto che nasce per il Giubileo, per accogliere i pellegrini con disabilità che verranno a Roma, ma speriamo che duri nel lungo periodo,

diventando un punto di riferimento per tutta la diocesi di Roma e tutte le famiglie che convivono con le tante difficoltà della disabilità. Un piccolo seme che speriamo porti tanto frutto nell’anno giubilare ma soprattutto nel futuro”. Queste le parole di Niccolò Sacchetti, presidente del Circolo S.Pietro, che parlando della genesi del progetto, ha ricordato l’invito di Papa Francesco rivolto al circolo ad aggiungere un cantiere a quelli già aperti nella città di Roma, guardando ai pellegrini che potrebbero avere maggiori difficoltà. “Il più bel segnale di tutti, è il fatto che già abbiamo più di 70 volontari che si sono segnati. Un grande entusiasmo di tutte l’età, da giovanissimi a più grandi, uniti solo dal fatto che vogliono essere di aiuto per il prossimo”, ha proseguito Sacchetti parlando della disponibilità dei volontari, molti di loro impegnati anche nello studio della Lis-Lingua dei segni, “c’è tanta buona volontà, credo che questo sia forse il segno più bello. Un inizio di provvidenza meraviglioso”.

Un’iniziativa nata dalla provocazione del Giubileo 2025 “Pellegrini di speranza”, per offrire uno spazio dove essere accolti per rifocillarsi e riposarsi, ma anche dove poter chiedere di accedere ad una messa, ad una catechesi o ad una confessione senza barriere.

“Accogliere tutti, nessuno escluso, è una grande sfida”,

così ha evidenziato l’importanza di questa iniziativa suor Veronica Donatello, responsabile del Servizio nazionale per la Pastorale delle persone con disabilità della Cei, che ha posto l’accento sull’importanza della sinergia tra tutte le parti coinvolte che, assieme, vogliono abbattere le barriere fisiche, sensoriali e, soprattutto, culturali,

“ognuno sta facendo la sua parte affinché il Giubileo non sia un evento ma diventi uno stile della città di Roma. E da questa parrocchia, speriamo che anche altre parrocchie possano apprendere e parlare lo stile pensato per tutti”.

Un mosaico dove ogni tassello è importante perché si palesi l’immagine della speranza viva, questo il senso degli interventi succedutisi nella serata di inaugurazione dell’iniziativa dove la ministra per le Disabilità, Alessandra Locatelli, si è compiaciuta per una Chiesa aperta, partecipata e che si intreccia con il mondo della vita quotidiana, accessibile e dove chiunque si può sentire accolto.

“Qui avete trovato le energie reciproche, la forza positiva. Fuori, come sapete, ogni tanto non è così semplice”,

ha dichiarato la ministra sottolineando l’importanza di sentirsi tutti impegnati e responsabili a rimuovere le barriere che qualche volta possono essere fisiche, sensoriali, tecnologiche o che riguardano la scuola o il lavoro, ma qualche volta sono negli occhi di chi guarda. “Insieme possiamo utilizzare questo nuovo sguardo per vedere in ogni persona le potenzialità e non limiti, per vedere i talenti, le competenze, offrire opportunità, aprire porte, che mi sembra molto centrato con il Giubileo”, ha proseguito Locatelli ricordando la giusta intuizione di Papa Francesco nell’annunciare il fatto che tutti sono pellegrini di speranza alla pari, nessuno escluso o privilegiato, ognuno con le sue difficoltà, potenzialità è pellegrino di speranza e può portare speranza agli altri,

“Questa è la forza di questo momento storico: il mondo è cambiato e insieme stiamo indirizzandoci con questo nuovo sguardo ad un periodo migliore. Sono convinta che questo luogo possa essere un modello, un esempio concreto per tante altre realtà, non solo a Roma e non solo al Giubileo ma in tutta Italia”.

Intervenuti all’inaugurazione anche Agostino Miozzo, collaboratore a supporto del Commissario straordinario di Governo per il Giubileo della Chiesa cattolica 2025, mons. Andrea Manto, vicario episcopale per la Pastorale della salute della diocesi di Roma, don Luigi D’Errico, responsabile del servizio per la Pastorale delle persone con disabilità della diocesi di Roma, e Dino Angelaccio, coadiutore gruppo accessibilità universale dell’Osservatorio nazionale sulla disabilità.

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Fonte: Sir