Accoglienza e condivisione, la rinascita dell'Abbazia di Mirasole

Ha otto secoli di storia e dopo anni di abbandono è tornata ad essere un luogo di accoglienza, solidarietà, cultura e spiritualità. Nel grande convento ci sono appartamenti di accoglienza temporanea per famiglie sfrattate, per mamme sole con bambini, una cucina per le attività di catering, un bar e una lavanderia industriale

Accoglienza e condivisione, la rinascita dell'Abbazia di Mirasole

Passando sotto la massiccia torre dell'ingresso ci si affaccia su una grande corte: tutto è in ordine, ci sono bambini che giocano all'ombra di un grande albero, qualche giovane seduto ai tavolini, un via vai laborioso di chi fa la manutenzione o amministra o abita in questa abbazia che ha più di otto secoli di storia. Dal 2016 l'Abbazia di Mirasole, nel comune di Opera (alle porte di Milano), è rinata grazie a un ambizioso progetto sociale di accoglienza e condivisione

La Fondazione Progetto Arca ha dato vita infatti all'impresa sociale Progetto Mirasole srl. E così negli immensi spazi dell'abbazia hanno trovato posto appartamenti di accoglienza temporanea per famiglie sfrattate, per mamme sole con bambini, una cucina per le attività di catering, uno spaccio bar, una lavanderia industriale. “Con l'impresa sociale possiamo avviare attività lavorative per le persone svantaggiate - spiega Alberto Sinigallia, presidente della Fondazione e membro del consiglio di amministrazione di Progetto Mirasole -. Siamo vicini al carcere di Opera e con noi ora lavorano anche due detenuti”.

L'abbazia è di proprietà della Fondazione Irccs Ca' Granda Ospedale Maggiore Policlinico. Progetto Mirasole ha vinto il bando per gestirla nel 2016. Fondazione Arca detiene il 49% delle quote societarie di Progetto Mirasole, il 51% è suddiviso da cinque soci che gravitano intorno alla Fondazione Arca. Durante l'anno nell'abbazia si svolgono serate musicali, spettacoli, convegni: oltre che un luogo di accoglienza e solidarietà è anche un luogo di cultura e spiritualità. “Abbiamo cercato di mantenere lo spirito dell'abbazia declinandolo ai nostri giorni”, sottolinea Alberto Sinigallia.

Con l'emergenza Covid-19 e il lockdown tutte le attività rivolte all'esterno sono state ovviamente sospese. Solo in luglio sono state organizzate alcune serate musicali, garantendo comunque le misure di sicurezza e di tutela della salute. Per il mese di agosto le serate musicali sono sospese, ma l'abbazia rimane comunque aperta al pubblico: dal 12 al 26 agosto il venerdì, sabato e domenica dalle 16.00 alle 22.00 ed è quindi possibile visitare il chiostro, la chiesa o approfittare del punto Ristoro. (dp)

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)