La storia di Vighizzolo
Vighizzolo d’Este, in origine solo un gruppo di case situate in un’area paludosa, compare per la prima volta attorno al Mille e sarà poi legato per secoli al monastero di Carceri. La chiesa settecentesca, in stile barocco, dedicata a san Giovanni battista, ha subito restauri nell’Ottocento e nel Novecento.
Vighizzolo d’Este, in origine solo un gruppo di case situate in un’area paludosa rispondente al nome di Viguciolo, compare per la prima in un atto del 980 e viene confermato ai marchesi Ugo e Folco nel 1077 dall’imperatore Enrico IV.
Viguzolo o Vigezolo ricompare in altre donazioni ai monasteri di Santa Maria della Vangadizza e Santa Maria delle Carceri.
Il 23 dicembre 1178 il vescovo di Padova Gerardo donò al monastero delle Carceri la chiesa di San Giovanni de Vigezolo.
Al monastero la chiesa apparterrà almeno fino a metà del Seicento. Visitata dal vescovo Barozzi nel 1489, era a pianta quadrata con il campanile sulla sinistra.
Troppo piccola per la popolazione, fu ricostruita e consacrata il 10 ottobre 1779 dal vescovo Giustiniani.
Nel 1813 il campanile era in costruzione, si presenta terminato nel 1830. Il curato di Vighizzolo restò sempre “amovibile” finché nel 1818 fu nominato il primo parroco. La chiesa settecentesca, in stile barocco, dedicata a san Giovanni battista, ha subito restauri nell’Ottocento e nel Novecento.