La storia della Santissima Trinità
La parrocchia di Trinità nacque nel 1941 per volere del vescovo Carlo Agostini, che ritenne opportuno smembrare quella dell’Arcella a causa dell’aumento della popolazione padovana a nord della stazione ferroviaria. L’edificio progettato dall’ingegner Stanislao Ceschi fu subito danneggiato dai bombardamenti e restaurato nel ’48.
La parrocchia di Trinità nacque nel 1941 per volere del vescovo Carlo Agostini, che ritenne opportuno smembrare quella dell’Arcella a causa dell’aumento della popolazione padovana a nord della stazione ferroviaria.
Ma l’intitolazione e, almeno in parte, la geografia parrocchiale riportano alla memoria l’antica parrocchia di Santissima Trinità, che nel 1172 fu ceduta a livello dal vescovo Gerardo al monastero di San Giorgio maggiore di Venezia. Accanto vi sorgeva l’ospedale del Santissimo Salvatore che assisteva i viandanti provenienti dal nord.
Nel “grande guasto” voluto dai veneziani per rendere più agevole la difesa della città di Padova la chiesa della Trinità, che sorgeva al di fuori di porta Codalunga, fu abbattuta e la sede della prepositura fu spostata a San Giacomo dei molini. La cura d’anime della zona fuori dalle mura fu ripartita tra le parrocchie di Torre e Altichiero.
La nuova parrocchia, costituita con parte del territorio che era stato dell’antica, inaugurò la sua chiesa il 21 settembre 1941.
L’edificio, progettato dall’ingegner Stanislao Ceschi, fu subito danneggiato dai bombardamenti e restaurato nel 1948.