Sant'Anna. La corresponsabilità è il cuore della pastorale
Una comunità nata dall’esigenza abitativa quella di Sant’Anna di Piove di Sacco che nel corso dei decenni ha dato vita a un quartiere caratterizzato dal pluralismo sociale e culturale che ogni giorno stimola i suoi abitanti a mettersi in gioco sul piano dell’accoglienza, dell’integrazione e della condivisione.
È una comunità, quella di Sant’Anna di Piove di Sacco, nata dall’esigenza abitativa, che nel corso dei decenni ha dato vita a un quartiere caratterizzato dal pluralismo sociale e culturale che ogni giorno stimola i suoi abitanti a mettersi in gioco sul piano dell’accoglienza, dell’integrazione e della condivisione. Aspetti che necessariamente si riflettono sulla vita della parrocchia, che da sempre sperimenta l’integrazione tra famiglie diverse convinta che il futuro è fatto di persone che si relazionano tra loro con rispetto reciproco.
«Forse ci siamo dati un obiettivo alto – dice sorridendo il parroco don Giorgio De Checchi – ma con il tempo i risultati, uno dopo l’altro, stanno arrivando e lo spazio della nostra comunità si riempie, ogni giorno di più, di voci di bambini, ragazzi e adolescenti».
La parola d’ordine è corresponsabilità. Tutti si sentono partecipi del cambiamento, ognuno con le proprie abilità e possibilità. Non più il parroco che mette l’ultima parola su tutto, ma una comunità di persone che guida con responsabilità la propria chiesa.
«L’impegno per il futuro – spiega – è di mettere in pratica il messaggio che il vescovo Claudio ci ha lasciato durante la visita pastorale dello scorso dicembre. Ossia curare gli aspetti liturgici e gli adulti della nostra comunità, accogliendo la proposta dei gruppi ministeriali formati da persone che siano al servizio di liturgia, catechesi e famiglie».
La comunità parrocchiale da più di dieci anni vive in unità pastorale insieme al duomo di San Martino e al santuario della Madonna delle Grazie di Piove di Sacco, a Santa Maria Assunta di Piovega e a San Paterniano di Tognana. «Per volontà del vescovo – conclude don Giorgio – stiamo ora iniziando ad allargare la collaborazione anche alle parrocchie di San Tommaso apostolo di Corte e della Madonna Addolorata di Arzerello che già partecipano al consiglio pastorale unitario, ognuna con un proprio rappresentante».