La storia di Sandon
Il nome Sandon richiama probabilmente un santo Abdon, o Odo, di cui però non si hanno notizie. Diviso per secoli tra due chiese, il territorio fu definitivamente unito nel Settecento quando il vescovo Giustiniani testimonia di una chiesa rinnovata, ampliata e rialzata.
Il nome Sandon richiama probabilmente un santo Abdon, o Odo, di cui però non si hanno notizie.
Il territorio attuale della parrocchia era diviso nel 1297 tra le chiese di Sant’Agata di Supracornio, dipendente da Santa Maria di Sarmazza, e di San Giacomo di Sandon, soggetta a San Tommaso di Corte.
Le due chiese risultano unite già nel 1457. Nel 1572 le monache di Santa Maria Celestia di Venezia erano proprietarie di quasi tutto il territorio della zona di Sant’Agata e ne pagavano il quartese al parroco di San Giacomo.
Questi, secondo la visita pastorale del 1588, celebrava a Sant’Agata una volta la settimana e i sacri oli venivano ritirati alternativamente presso l’una e l’altra pieve.
La chiesa di Sant’Agata venne demolita intorno al 1846 in occasione dello scavo della cunetta del Brenta. La parrocchiale di san Giacomo nel 1669 risultava in cattive condizioni.
Nel 1759 il cardinale Rezzonico trovò il campanile ricostruito a nuovo e nel 1778 il vescovo Giustiniani testimonia di una chiesa rinnovata, ampliata e rialzata.