San Leopoldo, è festa. Mons. Rino Fisichella al santuario per presiedere la celebrazione solenne alle 19 di domenica 12
Domenica 12 maggio alle ore 19, al Santuario in piazzale santa Croce a Padova, si ricorda san Leopoldo. A presiedere la celebrazione sarà monsignor Rino Fisichella, presidente del Pontificio consiglio per la nuova evangelizzazione. Una festa che ha preso avvio già il 3 maggio, con la celebrazione della novena durante la quale sono stati organizzati pellegrinaggi e veglie di preghiere. La presenza di monsignor Fisichella è importante non solo perché è il responsabile internazionale dei Santuari, ma anche come ideale conclusione del pellegrinaggio in san Pietro del corpo del Santo, in occasione del giubileo della Misericordia, nel 2016. I fedeli inoltre sono in attesa del Decreto di proclamazione come "patrono di malati oncologici" da parte della Congregazione vaticana per il Culto divino, dopo l'approvazione, votata all'unanimità, dell'Assemblea generale della Conferenza Episcopale italiana lo scorso 15 novembre. Al termine della celebrazione del 12 i sindaci di Borso del Grappa, Romano d’Ezzelino e il commissario di Pieve del Grappa offrono l’olio per la lampada votiva della riconciliazione che arde dal giorno della canonizzazione.
Quest’anno a presiedere la festa solenne di san Leopoldo, domenica 12 maggio alle 19, è mons. Rino Fisichella, presidente del Pontificio consiglio per la Nuova evangelizzazione. «La festa ha preso avvio già il 3 maggio, con la celebrazione della novena – spiega padre Flaviano Gusella, rettore del santuario – e la presenza di mons. Fisichella è importante non solo perché è il responsabile internazionale dei santuari, ma anche come ideale conclusione del pellegrinaggio in San Pietro del corpo del Santo, in occasione del Giubileo della Misericordia, nel 2016. Mons. Fisichella darà il senso di quell’evento voluto da papa Francesco e saremo pronti ad ascoltare ed accogliere il nuovo impegno che ci proporrà di portare avanti seguendo l’esempio del Santo, testimone della misericordia di Dio».
San Leopoldo è un santo molto amato in diocesi: la conferma di questa attenzione e anche legata all’attesa del decreto di proclamazione come "patrono dei malati oncologici" da parte della Congregazione vaticana per il Culto divino, dopo l'approvazione, votata all'unanimità, dell'Assemblea generale della Conferenza episcopale italiana lo scorso 15 novembre. Durante la novena c’è stato anche il pellegrinaggio delle diverse parrocchie del vicariato di Crespano del Grappa, e di altre realtà ecclesiali e associative, come l’Ordine francescano secolare, l’Apostolato Mariano di Fatima e gruppi mariani e una veglia di preghiera dei giovani francescani. Una rappresentanza delle parrocchie è presente anche alla celebrazione principale che è preceduta, nel corso della mattinata e nel pomeriggio, da diverse altre celebrazioni eucaristiche.
Al termine della celebrazione del 12 i sindaci di Borso del Grappa, Romano d’Ezzelino e il commissario di Pieve del Grappa offrono l’olio per la lampada votiva della riconciliazione che arde dal giorno della canonizzazione, un gesto simbolico per rafforzare, con l’intercessione del Santo, i sentimenti di unità, solidarietà e fraternità. «È un momento molto bello – continua il rettore – perché è un ringraziamento al Signore, un prendere in mano il testimone affidatoci da san Leopoldo che è quello di lasciarsi riconciliare con Dio e soprattutto di diventare, oggi più che mai, operatori di riconciliazione. San Leopoldo era lui stesso un ponte fra oriente e occidente, con il suo sogno di essere missionario nel vicino Oriente, per l’unità tra ortodossi e Chiesa cattolica. Si sentiva padovano e parlava dialetto veneto con chi si confessava con lui. Era uno straniero inserito nella terra che lo ha accolto e amato. Ha voluto molto bene a questa città e qui ha dato il meglio di sé vivendo il suo ecumenismo in ascolto attento di chi chiedeva il suo aiuto spirituale nel confessionale».
Appuntamenti
Venerdì 10 alle 20.45 anche l’Orchestra di Padova e del Veneto celebra san Leopoldo con un omaggio musicale. Durante la novena tanti sono stati i momenti di ricordo: dalla comunità croata del Veneto che ogni anno celebra il santo originario della Dalmazia, alla benedizione di una nuova statua lignea, alla presenza di fra Roberto Genuin, ministro generale dei Cappuccini, collocata in Cattedrale di fronte all’altare di san Gregorio Barbarigo, dove spesso padre Leopoldo si recava per venerare il santo vescovo di Padova, rinnovando il suo impegno ecumenico per l’unità dei cristiani.