San Leopoldo. Una messa, domenica 28, per celebrare i 35 anni dalla canonizzazione
«Li inviterebbe a riconciliarsi con Dio». Anche nel 1983 era in corso un sinodo dei vescovi sulla riconciliazione. Oggi, che si celebra quello dei giovani...
«Ad onore della Santissima Trinità, per l’esaltazione della fede cattolica e l’incremento della vita cristiana, con l’autorità di nostro Signore Gesù Cristo, dei santi apostoli Pietro e Paolo e nostra, dopo aver lungamente riflettuto e invocato l’aiuto di molti nostri fratelli nell’episcopato, dichiariamo e definiamo santo il beato Leopoldo da Castelnuovo, lo iscriviamo nell’albo dei santi e stabiliamo che in tutta la Chiesa esso sia devotamente onorato tra i santi».
È con queste solenni parole che san Giovanni Paolo II, da una piazza San Pietro gremita di fedeli, domenica 16 ottobre 1983 riconosceva padre Leopoldo Mandić santo per la chiesa universale. Sono passati 35 anni da quel memorabile giorno e, in occasione dell’anniversario della canonizzazione, viene celebrata domenica 28 ottobre alle 16 nel santuario di piazzale Santa Croce in Padova, dedicato a san Leopoldo, una messa presieduta da mons. Fabio Dal Cin, delegato pontificio per la basilica del Santo.
Nel 1983 si celebrava l’anno santo della Redenzione e Giovanni Paolo II, proprio in quel periodo, in occasione della chiusura del sinodo dei vescovi dedicato al sacramento della riconciliazione, aveva deciso la canonizzazione del «fraticello tutto bontà nell’ascoltare le confessioni a Padova, dal 1909 al 1942» (da una testimonianza di quei giorni). «Anche oggi si sta svolgendo un sinodo dei vescovi, quello sui giovani – sottolinea padre Flaviano Gusella, rettore del santuario padovano dedicato al santo croato – Penso che oggi padre Leopoldo inviterebbe i giovani a stimare e frequentare con regolarità il sacramento della riconciliazione come occasione per ritrovare il rapporto con Dio, con se stessi e con gli altri oltre che con la creazione; inoltre consiglierebbe loro di camminare cercando guide sagge e illuminate, come riferimento e aiuto per la propria crescita umana e spirituale nell’esperienza gioiosa e faticosa della vita. Anche padre Leopoldo fu guida sicura di molti ragazzi».