La storia di Rivadolmo
Dopo l’ultima guerra, la popolazione delle contrade di Rivadolmo, Piombà e Dietro Cero, scomode alla parrocchiale di Calaone, sentì la necessità di un luogo di culto più vicino. La chiesa venne inaugurata il 23 dicembre 1951. La parrocchia, con territorio smembrato da Este, fu riconosciuta il 18 aprile 1955.
La chiesa di San Fermo de Ripadulmo compare nell’estimo papale del 14° secolo, forse già di proprietà delle Benedettine di Santo Stefano a Padova, come ricorda un catalogo dei loro beni in territorio atestino del 1411. Scomparsa per l’incuria dei pochi abitanti, la chiesa viene comunque elencata tra quelle di Este dal Portenari in Della felicità di Padova, opera datata 1623.
Dopo l’ultima guerra, la popolazione delle contrade di Rivadolmo, Piombà e Dietro Cero, scomode alla parrocchiale di Calaone, sentì la necessità di un luogo di culto più vicino, così dal 1947 lo stanzone di un edificio rurale venne adibito a cappella per la messa festiva.
Un sacerdote stabile celebrò dal 1950, quando Rivadolmo divenne curazia sussidiaria di Calaone.
A quel tempo ebbero anche inizio i lavori per la nuova chiesa dedicata a san Luigi Gonzaga inaugurata il 23 dicembre 1951. La parrocchia, con territorio smembrato da Este, fu riconosciuta il 18 aprile 1955.