La storia di Piove di Sacco
Il nome del paese per secoli fu semplicemente Pieve, per lo più con la specificazione “di Sacco”, e solo dal 1814 divenne Piove. La chiesa arcipretale ha subito vari mutamenti dal Quattrocento in poi, fino al radicale rinnovamento del secolo scorso progettato dall’ingegnere Francesco Gasparini. La torre campanaria è stata ricavata, all’inizio del dominio della Serenissima, riutilizzando l’unico superstite dei quattro torrioni del castello carrarese realizzato nel 1379.
Il nome del paese per secoli fu semplicemente Pieve, per lo più con la specificazione “di Sacco”, e solo dal 1814 divenne Piove.
Il vescovo padovano Gauslino, confermatagli da Ottone I la donazione di Berengario, costruì intorno alla chiesetta di Santa Maria madre di Dio, documentata fin dal nono secolo, un luogo fortificato da una profonda fossa e un solido argine: ben presto si popolò tanto che la chiesetta non bastava più.
Gauslino allora, tra il 970 e il 975, le affiancò una chiesa più grande che dedicò a san Martino ed elevò a pieve con supremazia sulle chiese circostanti.
La prima chiesa fu sostituita solo un secolo più tardi da una più grande, iniziata dal vescovo Milone nel 1090 e terminata nel 1110.
All’epoca fu istituita anche una collegiata composta da un arciprete, un arcidiacono e nove canonici, che rimase fino alla soppressione napoleonica del 1810.
Piove fu allora divisa in cinque settori, ciascuno con un proprio sacerdote alle dipendenze dell’arciprete: San Martino, Santa Giustina o San Rocco, chiesa del Crocefisso o San Francesco, San Nicolò, Sant’Anna.
La chiesa arcipretale ha subito vari mutamenti dal Quattrocento in poi, fino al radicale rinnovamento del secolo scorso progettato dall’ingegnere Francesco Gasparini che prolungò l’edificio e ne invertì l’orientamento, allargandolo con le due navate laterali e conferendogli una più accentuata verticalità. I lavori iniziati nel 1893 furono completati nel dicembre del 1903 per la parte muraria e nel 1908 con l’incardinamento della porta maggiore.
Nel frattempo, con una bolla del 9 maggio 1901, papa Leone XIII l’aveva elevata ad abbaziale.
La torre campanaria è stata ricavata, all’inizio del dominio della Serenissima, riutilizzando l’unico superstite dei quattro torrioni del castello carrarese realizzato nel 1379. Nel 1415, ottenuto il permesso della repubblica, vi si aggiunse sulla sommità il castelletto con le campane.
Negli ultimi decenni, la parrocchia del duomo ha dato vita a due parrocchie autonome: Sant’Anna e Madonna delle Grazie.