La storia di Piacenza d'Adige
Un atto papale del 1186 cita la località di Villa Placentia, dipendente dalla pieve di Santa Maria di Merlara. L'attuale chiesa è stata costruita all'inizio del Novecento in stile neoromanico e consacrata nel 1950.
Un atto papale del 1186 cita la località di Villa Placentia.
Dalla pieve di Santa Maria di Merlara, da cui dipendeva, nel 1294 passò a San Prosdocimo di Castelbaldo. La chiesa di Sant’Antonio abate, non elencata nella decima papale
del 1297, è ricordata però nella visita pastorale del 1448.
Dalla visita del 22 maggio 1683 sappiamo che la chiesa era stata consacrata nel 1413 da Andrea da Montagnana, vescovo di Drivasto nell’Epiro, con licenza e per commissione del vescovo di Padova Pietro Marcello.
Nel Cinquecento, a causa delle inondazioni dell’Adige, il pavimento della chiesa fu rialzato di oltre un metro.
Nel 1700 risultava già insufficiente alla popolazione così, all’inizio del Novecento, la chiesa fu demolita e fu costruito un nuovo edificio a tre navate in stile neoromanico, iniziato nel 1942 e consacrato il 21 ottobre 1950, sempre dedicato a sant’Antonio abate.
Recentemente sono stati restaurati la cappella invernale e il patronato.