La storia di Megliadino San Vitale
La storia di Megliadino San Vitale
Megliadino San Vitale è citato per la prima volta nel 1145, nel testamento del marchese Tancredo, e ricordato nella decima del 1297. Allora la chiesa dipendeva da Megliadino San Fidenzio, aveva un proprio rettore che amministrava comunione e olio agli infermi e poteva confessare, mentre per i battesimi si doveva ricorrere alla pieve. Aumentati i fedeli, nel 1683 san Gregorio Barbarigo concesse a San Vitale il fonte battesimale, istituendo la parrocchia. Il diritto di patronato rimase però al seminario di Padova, che ne eleggeva un rettore amovibile. Nel 1680 iniziò l’ampliamento della chiesa, che si concluse nel 1692. Il vescovo Ottoboni, visitata la chiesa nel 1732, la reputò troppo piccola, consigliandone un ulteriore ampliamento. Soltanto un secolo e mezzo più tardi, nel 1888, furono aggiunte le due navate laterali, e l’8 ottobre 1889 la chiesa fu consacrata. Tuttavia, la parte più antica doveva essere armonizzata con quella recente: il 20 luglio 1950 fu benedetta la prima pietra del nuovo presbiterio e quattro anni dopo furono inaugurati i lavori. Il nuovo campanile era stato invece inaugurato nel 1910.