La storia di Legnaro
Legata prima al monastero di Santa Giustina e poi ai canonici della cattedrale, l’antica chiesa di San Biagio, eretta dai Benedettini nella seconda metà dell’ottavo secolo, fu sostituita nel 18° secolo da una nuova elevata nel 1917 al rango di arcipretale. Negli ultimi anni la chiesa e le opere parrocchiali sono state oggetto di interventi complessivi di restauro.
Il termine Lignarium, cioè terra di boschi da cui trarre legname scelto, compare già in un privilegio dell’830 in cui papa Gregorio IV confermava i possessi del monastero padovano di Santa Giustina.
Nel 1055, le decime di Legnaro erano attribuite ai canonici della cattedrale.
Vent’anni dopo, nel 1076, il vescovo Ulderico divise il territorio tra i canonici a oriente e i Benedettini di Santa Giustina a occidente, da cui i nomi “Legnaro del vescovo” e “Legnaro dell’abbate”.
Un documento del 1178 attesta che la chiesa era intitolata a san Biagio.
In seguito alla divisione del territorio tra vescovo e abate, nella decima papale del 1297 la chiesa risulta retta da due cappellani, eletti ora dall’abate ora dall’ordinario diocesano, che si alternavano settimanalmente nella cura delle anime.
Papa Paolo IV nel 1557 unì la chiesa di Legnaro con tutti i suoi beni al monastero di Santa Giustina, che da allora ne nominò i sacerdoti secolari incaricati di reggerla come vicari perpetui dell’abate.
Con la soppressione del monastero nel 1810, il diritto di patronato passò al governo.
L’antica chiesa di San Biagio, eretta dai Benedettini nella seconda metà dell’ottavo secolo, fu sostituita nel 18° secolo da una nuova, a una sola, ampia navata di stile ionico con nove altari progettata dall’architetto veneziano Giorgio Massari.
La prima pietra fu benedetta nel 1779 mentre il tempio completato fu benedetto il 25 luglio 1786.
Nel 1917 la chiesa è stata elevata al rango di arcipretale.
Il campanile a torre nella parte inferiore fino all’orologio risale al tempo della chiesa antica o forse al 1443; la parte superiore fu invece ricostruita nel 1858.
Negli ultimi anni la chiesa e le opere parrocchiali sono state oggetto di interventi complessivi di restauro.