La storia di Isola dell'Abbà
Isola, la terra che emergeva dalla palude tra Legnaro e Roncajette detta “Memora”, fu donata al monastero di Santa Giustina dal vescovo di Padova nel 1076. A questo possesso si deve anche l’appellativo “dell’Abbà".
Il 30 marzo 1076, il vescovo di Padova Ulderico riconobbe al monastero di Santa Giustina di Padova il possesso di alcuni beni tra cui l’intera palude tra Legnaro e Roncajette detta “Memora”, cioè boschi.
Isola, la terra che emergeva dalla palude, viene menzionata poco prima del terremoto del 1117 e poi nell’elenco dei possessi del monastero padovano quando, nel 1123, questo passò sotto la protezione di papa Callisto II. A questo possesso si deve anche l’appellativo “dell’Abbà”.
Finché non ebbero una chiesa propria, i fedeli di Isola si recavano a Roncajette per le funzioni.
Tra il 1145 e il 1172, i Benedettini eressero una chiesa in onore di San Leonardo. Il vescovo Barozzi vi consacrò l’altare maggiore nella visita del 1489.
Fu quasi interamente ricostruita tra il 1828 e il 1840 e in quell’anno consacrata dal vescovo Modesto Farina.
Il campanile, rovinato da un fulmine, fu ricostruito e innalzato nel 1769, quindi restaurato nel 1893.
Di recente sono stati eseguiti interventi di rifacimento del tetto della chiesa.