La storia di Campagnola
La più antica attestazione della chiesa di Campagnola è del 1297. Nel 1489, all’epoca della visita pastorale di Pietro Barozzi, la chiesa aveva tre altari e una cappella, il curato era nominato dalla collegiata di Piove, i benefici erano dei Buzzacarini. Alla metà del Settecento fu ricostruita dalla comunità di Campagnola a proprie spese e consacrata nel 1875.
Nel 1227 una sentenza, conservata nel codice statutario comunale di Padova, menzionava per la prima volta Campagnola.
La più antica attestazione della sua chiesa è del 1297: la decima papale di quell’anno la ricorda come dipendente dalla pieve di San Martino di Piove con il titolo di Santa Maria. Nel 1489, all’epoca della visita pastorale di Pietro Barozzi, la chiesa viene descritta come intitolata a santa Maria oppure a san Pietro. Finì col prevalere il secondo titolare con l’aggiunta di san Paolo.
All’epoca la chiesa aveva tre altari e una cappella, il curato era nominato dalla collegiata di Piove, i benefici erano dei Buzzacarini, che avevano il patronato sulla vicina chiesa di San Giovanni Battista, già monastero femminile, legata a San Pietro.
Fu la comunità di Campagnola a ricostruire a proprie spese tra 1755 e 1758 la nuova chiesa, consacrata nel 1875.
Il campanile fu aggiunto nel 1914. Recente la ristrutturazione del centro parrocchiale e del patronato, mentre nel 2000 è stata acquistata una casa alpina.