La storia di Bigolino
La decima papale del 1297 descrive la chiesa come dipendente della pieve di Valdobbiadene. Completamente ricostruita nell'Ottocento, fu gravemente danneggiata nel novembre 1917 dall'artiglieria austriaca e riconsacrata nel 1926.
Il primo documento che parla della chiesa di Bigolino è del 1297
Si tratta della decima papale che la descrive come dipendente della pieve di Valdobbiadene insieme a quella di Santa Margherita di Bigolino, in seguito assorbita dalla matrice, e retta da un presbitero.
Nei secoli successivi l’edificio religioso venne più volte restaurato, ma nella seconda metà dell’Ottocento fu completamente ricostruito.
Nel 1884 il vescovo Callegari in visita pastorale lo trovò non ancora rifinito ma lo consacrò ugualmente.
Nel novembre 1917 i bombardamenti dell’artiglieria austriaca distrussero coro e abside, ripristinati a fine conflitto
L’altare maggiore, anch’esso vittima della guerra, venne riconsacrato nel 1926. L’odierno campanile risale al 1724, subito prima della visita del vescovo Gian Francesco Barbarigo, che nel suo resoconto lo descrive come “nuovissimo”.