Valdobbiadene, è arrivata la lampada della pace. «L’impegno per la pace non deve mai mancare»
A Valdobbiadene ha fatto tappa la lampada della pace che, partita il 23 novembre dalla Cattedrale di Padova, sta visitando diversi territori della Diocesi. Il 15 febbraio è stata “accompagnata” da un nutrito gruppo di persone
«Tra tutti i doni che Gesù ci ha lasciato, quello della pace è forse il più grande. Un regalo che si traduce con la felicità di una vita sana, armoniosa e sicura, dove l’impegno a darsi da fare per la pace non deve mai mancare».
Così è intervenuto don Romeo Penon all’ultima tappa del “Cammino di pace” vissuto mercoledì 15 febbraio a Valdobbiadene. È stata un’ulteriore tappa del percorso diocesano “Custodi di pace”, che vede in viaggio nei diversi territori della Diocesi la lampada della pace. È partita lo scorso 23 novembre da Padova per poi passare dapprima nel Veneziano (Dolo) e quindi nella Pedemontana (Fellette), culminando con la Marcia interdiocesana per la pace “Terre di pace”, svoltasi lo scorso 29 gennaio coinvolgendo le Diocesi di Padova, Treviso e Vicenza. L’appuntamento di Valdobbiadene è cominciato dalla chiesa di San Gregorio con l’accensione delle fiaccole e l’obiettivo di coniugare le diverse testimonianze sulla pace alla solidarietà nei confronti dei popoli che soffrono per il conflitto in Ucraina, per la guerra civile in Iran, ma anche per il devastante terremoto che ha sconvolto Siria e Turchia. Davanti all’ingresso del cimitero del paese la prima sosta del cammino si è focalizzata sulla lettura di un tratto del libro “La memoria rende liberi” della senatrice a vita Liliana Segre, sopravvissuta al campo di concentramento di Auschwitz. Quindi nei pressi dell’istituto superiore Giuseppe Verdi, in via San Venanzio, protagonisti della seconda sosta sono stati i ragazzi della classe seconda del liceo scientifico di Valdobbiadene.
Attraverso la loro testimonianza gli studenti hanno spiegato come insieme ai propri docenti siano al lavoro nel progetto “Esercizi quotidiani di pace”, che lo scorso 28 novembre hanno presentato anche a papa Francesco che li ha rincuorati nei loro intenti. In via Garibaldi, poi, alle porte della piazza Maggiore, sono vibrati gli interventi di Annalisa Milani, scrittrice e giornalista corrispondente da varie aree in conflitto, nonché consulente alle Nazioni Unite quale membro della Lega internazionale delle donne per la pace e la libertà, e di Fatima Benan giovane donna iraniana che ha trasmesso il coraggio e la forza del suo popolo impegnato in scontri violentissimi per la libertà, la democrazia e i diritti delle donne. A chiudere le testimonianze in piazza Marconi, di fronte alla loggia municipale che ancora oggi porta incisi nelle colonne di pietra molèra i segni della guerra, è stato il sindaco di Valdobbiadene, Luciano Fregonese, che ha plaudito a questa iniziativa che partendo dal locale può lanciare un messaggio forte e tangibile ai governanti e ai potenti della terra.
La conclusione del “Cammino di pace” si è svolta nel Duomo di Santa Maria Assunta. «Grazie alle tante persone che questa sera si sono scomodate per la pace – ha aggiunto suor Francesca Fiorese, direttrice dell’ufficio diocesano di Pastorale sociale e del lavoro, portando il saluto del vescovo Claudio – perché per fare la pace bisogna scomodarsi, bene sapendo che i costruttori di pace saranno chiamati figli di Dio».
Gianluca Renosto
Tre proposte per tre coppie di parrocchie
Il gruppo di parrocchie che comprende Camponogara e Campoverardo, Calcroci e Lughetto, Prozzolo e Premaore propone i seguenti appuntamenti in Quaresima: “La Divina Commedia. Percorso tra arte e fede con don Francesco Farronato e Christian Bortolotto (24 febbraio, 2 e 6 marzo, alle 20.45 in chiesa a Prozzolo); “Colazione con la Scrittura” con don Lorenzo Grigoletto (ogni sabato alle 8.30 nel centro parrocchiale di Camponogara); “Liberaci dal male”, meditazione sul male e sul peccato nell’adorazione eucaristica con don Nicola Tonello (ogni mercoledì alle 20.45 in chiesa a Calcroci).