Una "Cena per tutti" per riscoprire l'umanità di ciascuno
Alla "Cena gratuita e per tutti" di domenica 3 settembre partecipano anche il sindacalista della Cgil Jean René Bilongo e don Luigi Ciotti. Attese migliaia di persone per l'evento simbolo della condivisione e della fraternità nel cuore di Padova.
Per una sera accettare l'invito a "sedersi giù" in piazza, a condividere insieme un piatto di pasta o di couscous, una fetta di torta o un bicchiere di vino può rappresentare un semplice gesto di convivialità, ma anche un primo passo per cambiare prospettiva.
Per accorgersi che l'altro, il prossimo, non è poi così diverso da noi.
Con questo spirito da dieci si organizza la "Cena gratuita e per tutti" grazie al coordinamento Abracciaperte che, con in testa i Beati i costruttori di pace, mette insieme decine e decine di associazioni e organizzazioni non profit del Padovano: Caritas, comunità etniche, Azione cattolica, scout, la chiesa metodista, le cooperative sociali Caresà, El Tamiso... sono tantissime le realtà più o meno note che si daranno da fare per trasformare, per una sera, il cuore di Padova in una grande cucina senza porte.
Alla grande iniziativa in piazza dei Frutti di domenica 3 settembre, a partire dalle 18, tutti sono i benvenuti: sarà lanciato anche qualche stimolo di riflessione sull'importanza di costruire una comunità più civile e coesa con l'intervento del sindacalista della Flai (Federazione lavoratori agroindustria) Cgil Jean René Bilongo e di don Luigi Ciotti, fondatore e presidente di Libera contro le mafie.
Jean René Bilongo viene dal Camerun e combatte lo sfruttamento del capolarato nei campi, dopo aver fatto lui stesso per anni il bracciante e il mandriano a Castelvolturno nel Casertano e aver convinto molti altri lavoratori a organizzarsi insieme contro lo sfruttamento.
Don Luigi Ciotti, originario di Pieve di Cadore, ha fondato a vent'anni a Torino il Gruppo Abele per l'aiuto alle vittime della tossidipendenza e ad altri tipi di dipendenza; dal 1995 è presidente fondatore dell'associazione Libera contro ogni tipo di mafia in Italia.
La festa è anche sinonimo di musica con i gruppi Infeltrio ed El filò; mentre per i più piccoli dalle 17 alle 18 l'animazione è garantita grazie agli scout dell'Agesci.
«Pur essendo un appuntamento unico in tutto l'anno – sottolinea don Albino Bizzotto, ideatore dell'iniziativa – la Cena per tutti si è sempre contraddistinta per le motivazioni che ne stanno alla base, per gli spunti di riflessione che ci fornisce l'attualità. Di fronte a un mondo sempre più lacerato la cena diventa uno sturmento per riconoscere che tutti siamo alla pari. Spesso tracciamo grandi differenze tra noi e gli altri, tra il nostro mondo e il loro, ma alla fine siamo tutti uguali».
I fatti degli ultimi giorni, poi, rafforzano l'importanza di sedersi tutti insieme e cercare di riconoscersi al di là delle proprie appartenenze sociali, politiche, religiose, etniche... «Mi ha costernato il fatto che nessuno abbia avuto un minimo di commozione di fronte alle mille vittime dell'alluvione di Freetown in Sierra Leone a metà agosto».
L'invito, dunque, è ad abbattere l'indifferenza di fronte alle grandi tragedie e alle miserie umane causate dal nostro stesso egoismo.
«A Barcellona – continua don Albino Bizzotto – sono state purtroppo coinvolte 35 etnie differenti nella strage della rambla. Alla nostra cena del 3 settembre parteciperanno, come ogni anno, di sicuro oltre 35 popoli avranno uno scopo ben diverso. Allora mi chiedo: possiamo perderci di fronte alle cose negative? Oppure abbiamo il dovere di cercare ancora di più l'unità e l'umanità che ci appartiene? Il mondo è pieno di scartati e dobbiamo metterci insieme, diventare comunità, accoglierli e integrarli».
Per partecipare come volontario all'organizzazione della cena: 049-8070522, beati@beati.org, abracciaperte@hotmail.it, facebook.com/abraccia.aperte