Bullismo, Csv e Consulta del volontariato impegnati nella prevenzione a scuola
Le notizie di questi giorni sulla questione del bullismo ci spinge a comunicare alcune sensazioni e informazioni sull’operato svolto come Consulta del volontariato della provincia di Padova e il Centro servizio volontariato di Padova per prevenire il fenomeno negli istituti scolastici di Padova e provincia.
Riteniamo in primis che il bullismo non vada stigmatizzato in termini delinquenziali - in quanto la fase di crescita dei ragazzi fa si che vi siano mille sfumature e gradi di gravità del fenomeno - piuttosto si deve lavorare in termini di presa di coscienza del fenomeno e soprattutto dialogo tra la scuola ed i ragazzi per capire l’insorgere di situazioni di emarginazione/supremazia, cercando il dovuto coinvolgimento delle famiglie.
Ritenendo che il bullismo sia un fenomeno che deve essere bloccato sin dalle sue prime manifestazioni, abbiamo quindi attivato in questi anni alcune azioni di sensibilizzazione negli istituti scolastici quali “Ri…mettiamoci la faccia” sul cyberbullismo e “Sì possiamo cambiare” su azioni di estrema intemperanza dei ragazzi.
Consulta del volontariato e Csv di Padova hanno avviato rispettivamente questi percorsi di formazione e attività concrete di volontariato coinvolgendo gli studenti in prima persona, convinti che i ragazzi, se impegnati nel fare, oltre che nell’apprendere, possano rimodulare positivamente la propria vita.
Una grande opportunità potrebbe venire anche dal nuovo decreto “La buona scuola” che da la possibilità agli studenti di svolgere stage in associazioni di volontariato; così facendo potrebbero toccare con mano esperienze, valori e principi positivi e di uguaglianza, ponendo le basi per una società sempre più coesa e solidale.